Inail e Asl: partito a Milano un progetto per la sicurezza sul lavoro nel settore socio-sanitario

Conoscere il fenomeno infortunistico tra i lavoratori del settore socio-sanitario per poter adottare strategie di prevenzione, attraverso una procedura di rilevazione degli infortuni e dei “quasi infortuni”. Questo lo scopo principale del progetto – nato da un protocollo di intesa firmato il mese scorso tra Inail di Milano, le Asl del territorio milanese e l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba) – al quale hanno aderito 14 strutture che a partire dal prossimo mese sperimenteranno la procedura. Tra gli operatori indennizzati la maggioranza sono donne. L’analisi degli infortuni condotta su un campione di aziende associate all’Uneba ha evidenziato che la maggior parte degli incidenti è a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, per gli sforzi compiuti durante il sollevamento dei pazienti. Tra i lavoratori indennizzati, le donne sono la maggioranza, provenienti spesso dal Sudamerica e dall’Est europeo e impiegate come operatrici socio-sanitarie (Oss).

“Da un’analisi dei dati estrapolati dalla procedura Inail ‘Flussi informativi’ e riferiti alla provincia di Milano – spiega la coordinatrice del progetto, Paola Albanese – è emerso un elemento nuovo e poco considerato: alcune delle strutture socio-sanitarie presentano un numero di infortuni decisamente irrisorio perché i servizi di assistenza alla persona sono spesso esternalizzati, affidati prevalentemente a cooperative”. Per questo motivo, prosegue Albanese, “si è concordato che sarebbe estremamente interessante riuscire ad aggregare i dati sugli incidenti dei dipendenti di queste strutture con quelli che al datore di lavoro ospitante non risultano, perché riguardano i lavoratori forniti da appaltatori e subappaltatori. Con questa analisi potremo avere una reale fotografia del fenomeno infortunistico in queste strutture”. “Uno strumento utile per adottare misure mirate”. “Obiettivo del progetto – sottolinea la coordinatrice – è fornire uno strumento utile alla programmazione e all’adozione di misure di sicurezza mirate, rilevando oltre agli infortuni i ‘quasi infortuni’, cioè gli eventi correlati al lavoro che avrebbero potuto causare un infortunio, ma non lo hanno prodotto solo per puro caso. Questo rappresenta il vero valore aggiunto della procedura in un settore, quello socio-sanitario, non particolarmente esplorato”.

Per le aziende sarà anche un incentivo economico. Nell’ambito del progetto sono previsti incontri formativi e informativi ad hoc per analizzare il metodo, il suo funzionamento e i compiti delle varie figure coinvolte. La procedura potrà anche tradursi in un vantaggio economico per le aziende che la adotteranno, perché rientra tra i miglioramenti non obbligatori previsti dall’attuale versione del modello OT24, che può comportare uno sconto sul premio Inail al raggiungimento di un determinato punteggio.

 

 

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