Rapporto Oasi, sanità a “macchia di leopardo”

Il Rapporto Oasi 2016, realizzato dal Cergas Bocconi, fotografa un SSN in salute ma estremamente “disomogeneo”. In Italia, nel 2015, il settore dell’assistenza sanitaria ha mobilitato complessivamente 149 miliardi di risorse in termini di spesa corrente. Di questi, 115 miliardi sono stati finanziati dal SSN, mentre i 34 miliardi di consumi sanitari privati sono stati prevalentemente coperti da esborsi diretti delle famiglie e, in misura minore, da spesa intermediata. Il comparto socioassistenziale vale altri 40-50 miliardi di spesa, a seconda di dove si collochi il confine con la previdenza. Ma ciò che spicca sono le differenze tra aree e regioni. Il SSN ha costruito una situazione di equilibrio e di tendenziale convergenza finanziaria tra le regioni sul piano della spesa corrente procapite per assistito. Purtroppo questo è solo un lato della medaglia, perché rispetto ai servizi reali, i livelli di differenziazione quali-quantitativi tra macroregioni del Paese appaiono in crescita e non in riduzione. Il Rapporto OASI 2016 presenta numerosi confronti interregionali che mostrano la crescita del differenziale nord-sud, non solo nell’ambito del differenziale di risorse out-of-pocket, che, come accennato sopra, in Lombardia sono più che doppie rispetto alla Campania. Guardando alla distribuzione delle competenze clinico-specialistiche, utilizzando come proxy l’ubicazione dei grandi Hub ospedalieri, 21 su 38 sono al Nord (55% delle strutture contro il 45% della popolazione), 8 nelle aree metropolitane di Roma e Milano (21% delle strutture contro il 12% della popolazione). Specialmente al Centro-Sud, solo una quota minoritaria dell’alta specialità è erogata dai grandi ospedali. Questo squilibrio nella distribuzione del know-how medico-clinico ha senz’altro un ruolo nell’alimentare la mobilità ospedaliera. Tra 2010 e 2014, a fronte di una riduzione significativa dei ricoveri nel SSN in termini di valore (-6%), la mobilità inter-regionale (in gran parte lungo la direttrice sud-nord) è cresciuta del 1,5%. Esiste anche una mobilità dei direttori generali, che si spostano per cercare migliori opportunità professionali al centro e al nord, abbandonando i sistemi regionali ritenuti più deboli.

Link pagina di accesso (previa registrazione)

http://www.cergas.unibocconi.it/wps/wcm/connect/Cdr/Centro_CERGASit/Home/Area+download+Rapporto+OASI+e+Mecosan/

Link sintesi rapporto

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/QUOTIDIANO_SANITA/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/2016/11/15/Summary_OASI_2016.pdf?uuid=ADh1o4uB

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