Arriva il DM per i compensi ai Commissari di gara

Nella Gazzetta Ufficiale n°88 del 16 aprile, è stato pubblicato il Decreto del ministero delle Infrastrutture e dell’Economia che definisce le tariffe massime e minime per i compensi dei commissari di gara.

Il DM, che entra in vigore il 2 maggio 2018, rappresenta una guida per le stazioni appaltanti nella definizione dei compensi da corrispondere ai membri di una commissione giudicatrice. L’emanazione di questo DM può considerarsi come un primo passo importante verso l’operatività di quell’ Albo nazionale dei commissari di gara, che sarà tenuto dall’Anac e dal quale le stazioni appaltanti dovranno attingere per comporre le commissioni giudicatrici chiamate a valutare le offerte, quando il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Servirà inoltre a garantire la trasparenza e l’indipendenza dei commissari. All’Albo dei commissari di gara potranno iscriversi, secondo i criteri nelle Linee Guida numero 5 dell’Anac, tutti i “soggetti dotati di requisiti di compatibilità e moralità, nonché di comprovata competenza e professionalità nello specifico settore a cui si riferisce il contratto” e, dall’entrata in vigore dell’Albo, le stazioni appaltanti dovranno sempre far ricorso a commissari esterni. Si può inoltre valutare, caso per caso, se nominare il RUP come membro della commissione per la valutazione della congruità delle offerte tecniche.

Per iscriversi è richiesta: esperienza professionale comprovata dall’aver svolto, nell’ultimo triennio, almeno 3 incarichi o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, 5 incarichi relativi alla sottosezione per cui si chiede l’iscrizione: “È valutabile tra gli incarichi – specificano le linee guida numero 5 – l’aver conseguito un titolo di formazione specifica (master, dottorato, Phd) nelle materie relative alla contrattualistica pubblica o alla specifica sottosezione per cui si chiede l’iscrizione”.

E’ stata fissata anche la tariffa di iscrizione all’Albo nazionale dei commissari, che è pari a 168 euro. La tariffa non è dovuta dai dipendenti pubblici che svolgono la funzione di commissario per la Stazione appaltante di appartenenza.

Sarà l’Anticorruzione a definire, con proprio atto, le modalità di versamento di tale tariffa. I compensi dei membri delle commissioni giudicatrici verranno determinati in base all’oggetto del contratto e all’importo posto a base di gara. Per i Presidenti sarà prevista una maggiorazione del 5 per cento.

Si attendono ora nuove linee guida dall’Anac per la definizione delle procedure informatiche necessarie per assicurare la casualità della scelta; le modalità per garantire la rotazione degli esperti; le comunicazioni che devono intercorrere tra l’Autorità, le stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo.

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