Il 2 settembre 2020 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Anac per la gestione delle segnalazioni e per l’esercizio del potere sanzionatorio in materia di tutela degli autori di segnalazioni di illeciti o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro (art. 54-bis del decreto legislativo n. 165/2001).
Le novità
Il nuovo testo modifica l’intera struttura del Regolamento per consentire all’Autorità Nazionale Anticorruzione di esercitare il potere sanzionatorio in modo più efficiente e celere e per svolgere un ruolo attivo nell’opera di emersione di fatti illeciti commessi nelle amministrazioni pubbliche.
Tra le novità, la distinzione di quattro tipologie di procedimento:
- il procedimento di gestione delle segnalazioni di illeciti effettuate dal whistleblower (comma 1, art. 54-bis);
- il procedimento sanzionatorio per l’accertamento dell’avvenuta adozione di misure ritorsive adottate nelle Amministrazioni e negli Enti (comma 2 dell’art. 54 bis), nei confronti del whistleblower e conseguente applicazione della sanzione (comma 6, primo periodo dell’art. 54-bis) al soggetto responsabile;
- il procedimento sanzionatorio per l’accertamento dell’inerzia del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) nello svolgimento di attività di verifica e analisi delle segnalazioni di illeciti (comma 6, terzo periodo dell’art. 54-bis);
- ll procedimento sanzionatorio per l’accertamento dell’assenza di procedure per l’inoltro e la gestione delle segnalazioni (co. 6 secondo periodo dell’art. 54-bis).
La struttura
Il provvedimento, costituito da 20 articoli, è suddiviso in cinque Capi: Primo capo – Disposizioni generali (articoli 1-7); Secondo capo – Procedimento di gestione delle segnalazioni (articolo 8); Terzo capo – Procedimento sanzionatorio relativo alle comunicazioni (articoli 9-16); Quarto capo – Procedimento sanzionatorio semplificato (articolo 17); Quinto capo – Disposizioni finali (articoli 18-20).
Fonte: ANAC