“Nell’incertezza del futuro in sanità bisogna essere pronti a risposte incisive”
Occorre ridefinire la catena di comando a livello nazionale e riconsiderare i ruoli in ragione delle competenze acquisite. Di questo e altro riflettiamo con Salvatore Torrisi, Presidente di FARE, Federazione delle Associazioni regionali degli Economi e Provveditori della Sanità.
Presidente, lei è stato eletto al vertice della FARE nell’autunno del 2019: da allora il mondo è cambiato. Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate dalla categoria che rappresenta?
Se devo essere sincero le maggiori difficoltà che la nostra categoria ha dovuto affrontare all’inizio della pandemia, nata approssimativamente dal mese di Gennaio 2020, è stata innanzitutto “l’isteria organizzativa” che si è
diffusa, a tutti i livelli negli ambiti aziendali ed anche oltre, man mano che si evolveva il fenomeno pandemico.
Sin da tale periodo è emersa una incontrollata, spasmodica ma anche convulsa necessità di approvvigionamento di DPI, sino ad allora considerati marginali e con bassissimo valore aggiunto, diventati improvvisamente indispensabili ma anche introvabili.
La mancanza, allora, di un piano operativo sulla gestione della catena di comando degli approvvigionamenti in uno alla indisponibilità dei prodotti base necessari a causa della chiusura del mercato estero di riferimento ha creato grande confusione ed un grande senso di frustrazione nella categoria, che, sebbene pronta ed impegnata ed immediatamente operativa pur nella rigidità delle norme preesistenti, non riusciva a garantire un concreto
approvvigionamento.
Come avete cercato di risolvere queste sfide epocali?
Con l’esperienza e con la dimestichezza acquisita in anni di pratica quotidiana. Il ruolo di Provveditore non si inventa, esso è il frutto di anni di consolidata esperienza maturata attraverso il costante confronto con i clinici, i
farmacisti ed il mercato, esperienza che ci ha portato ad avere una profonda conoscenza sia del valore che della serietà dei suoi diversi attori. Sulla scorta di tale “background” si è lavorato, soprattutto in ambito locale, con microacquisti di DPI anche da venditori collocati in settori di mercato affini ma con similari normative
di riferimento (veterinaria, fitofarmaci etc) per sopperire alle carenze causate dalla assenza di produzione nazionale e derivanti comunque dalla chiusura delle frontiere commerciali da parte dei grandi produttori asiatici.
Quale è stata la risposta del comparto dei servizi in particolare quello delle pulizie e sanificazione?
Il Settore dei Servizi, negli anni scorsi, è stato tra quelli maggiormente colpito dai tagli lineari operati sulla spesa del SSN. Nel periodo di emergenza ne è emersa, invero, l’importanza e la strategica valenza, in particolare nella attività di sanificazione e ripristino dei locali di area COVID. Nonostante le ristrettezze operate, il Settore di riferimento
ha agito con tempestività, riorganizzandosi ed adeguandosi immediatamente ai nuovi protocolli emergenziali, garantendo operatività e grande professionalità sia da parte dei gestori che da parte degli operatori.
Quale insegnamento si può trarre?
Che nella indeterminatezza di cosa ci riserva il futuro, bisogna attrezzarsi per essere pronti a risposte immediate ed incisive. Che occorre ridefinire la catena di comando a livello nazionale
e riconsiderare i ruoli in ragione delle competenze acquisite, specie nel campo della logistica. Che la politica ha l’obbligo di essere “illuminata” e di considerare tutte le sue decisioni in termini di scelte strategiche di medio
e lungo periodo, agendo considerando tutte le variabili sia conosciute che sconosciute perché, come detto, non sappiamo cosa ci riserva il futuro in ambito sanitario. Inoltre occorre concentrare l’attenzione sulla sostanza e sui
risultati smettendo di produrre normative farcite di ”mero formalismo”.
Quali sono le aspettative di cambiamento?
Le aspettative sono tante. I temi importanti sono tutti in campo: Recovery Plan, Miglioramento della efficacia del SSN, Piano Pandemico, Semplificazione amminist rativa, Digitalizzazione della PA, Modifica del Codice dei Contratti. La necessità è capire se questa pandemia rappresenterà solo una breve parentesi in termini di accelerazione del sistema Italia o una modifica sostanziale e duratura in grado di trasformare il nostro paese per renderlo veloce, serio e efficace in ogni campo e non solo in quello sanitario.
Tratto da GSA Il Giornale dei Servizi Ambientali n. Aprile 2021