L’acqua come risorsa economica per il settore produttivo e per la collettività. L’acqua come bene scarso da tutelare e da gestire in modo sostenibile. Questo il tema dell’evento, promosso dall’Onorevole Alberto Maria Gusmeroli, che Assosistema Confindustria ha organizzato a Roma alla Camera dei Deputati.
Il titolo del convegno è stato: “Risorsa acqua: sostenibilità ed efficienza nei settori produttivi più idroesigenti. Focus e applicazione corretta delle normative per la riduzione dell’impatto ambientale”. L’introduzione ai lavori, a cura dell’Onorevole Alberto Maria Gusmeroli e il Viceministro all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Vannia Gava, testimonia l’importanza del tema della risorsa idrica e del settore rappresentato da Assosistema Confindustria in questo specifico ambito. Insieme agli altri autorevoli relatori, tra cui l’Avvocato Angelo Merlin, Maria Siclari (Ispra), l’Avvocato Mariangela Di Giandomenico, Adriano Leli (FARE) e il Prof. Lanfranco Senn, Assosistema Confindustria è partita dalla situazione della disponibilità idrica in Italia e delle implicazioni a livello economico e sociale per poi approfondire l’aspetto della tutela qualitativa dell’acqua, delle sanzioni e dei controlli. Sono stati, inoltre, i temi legali collegati al mancato rispetto delle norme ambientali e l’importanza della valorizzazione nelle gare di appalto del tema acqua. “Abbiamo coinvolto in questo evento i soggetti istituzionali pubblici – spiega il Direttore Generale di Assosistema Confindustria Matteo Nevi – per confrontarci sulle misure di governance più utili per risolvere il problema della scarsità idrica e che consentano di monitorare il corretto prelievo in base alla finalità di utilizzo. La finalità di questa giornata è, infatti, quella di evidenziare come alcune attività sulle quali spesso non si presta attenzione possano invece impattare, da un punto di vista ambientale, in maniera molto rilevante con ripercussioni poi negative sui cittadini e sul territorio in cui insistono”. In occasione dell’evento è stato anche presentato il Position Paper ambientale redatto dall’Associazione su un particolare aspetto legato al trattamento di sanificazione e lavaggio nel setting ospedaliero, servizio questo che merita un’attenta analisi da parte dei Direttori Ospedalieri affinché qualsiasi tipo di lavaggio avvenga secondo le autorizzazioni e i requisiti ambientali richiesti dal legislatore. “Come più volte ribadito – conclude Nevi – il nostro settore è soggetto anche ai CAM, Criteri Minimi Ambientali, che già contengono importanti impegni in materia di recupero e riduzione del consumo della risorsa idrica. Ci aspettiamo, dunque, anche una particolare sensibilità del settore ospedaliero e socio assistenziale verso questi temi relativi al trattamento di sanificazione e lavaggio del tessile”. “Il position paper che viene presentato si occupa di uno solo degli aspetti disciplinati dalla normativa nazionale in materia di tutela delle acque: quello che attiene alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento in quanto afferisce più direttamente all’attività aziendale. – commenta l’Avv. Angelo Merlin – Con riguardo alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento delle acque, centrale è la disciplina degli scarichi idrici in quanto dalla sua corretta interpretazione discendono importanti conseguenze: la configurazione delle autorizzazioni allo scarico, i controlli e la regolamentazione amministrativa degli scarichi e l’apparato sanzionatorio per la tutela del corpo idrico dalle diverse forme di inquinamento. Il report ha, quindi, la funzione di porre l’attenzione su questi aspetti che dovrebbero essere certamente conosciuti (trattandosi di normative cogenti in vigore da diversi anni) ma che, giurisprudenza recentissima dimostra essere spesso trascurati proprio da strutture sanitarie”. “Parlare di sostenibilità nella gestione delle risorse idriche significa far fronte ai crescenti problemi della loro scarsità, quantitativa e qualitativa – dichiara il Prof. Lanfranco Senn – trattarle come un bene economico prezioso che pertanto non va sprecato, merita investimenti nelle innovazioni infrastrutturali e di servizio e tutta la necessaria collaborazione tra imprese e Stato che vogliano e sappiano valorizzarlo”.