Sanità: l’allarme di Cartabellotta sulla frattura Nord-Sud

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla crescente disparità nei servizi sanitari tra Nord e Sud Italia, una condizione che mette a rischio la qualità dei servizi, l’equità di accesso, gli esiti di salute e l’aspettativa di vita alla nascita. Questa situazione ha determinato un significativo flusso di mobilità sanitaria dal Sud al Nord del Paese.

Cartabellotta ha commentato su X (precedentemente noto come Twitter) che “la legge sull’autonomia differenziata, approvata in via definitiva dalla Camera, non potrà che amplificare le diseguaglianze già esistenti in sanità. Anzi, renderà il Mezzogiorno ancora più dipendente dalle ricche Regioni del Nord, che a loro volta rischiano di peggiorare la qualità dell’assistenza per i propri residenti, perché non potranno aumentare in maniera illimitata la produzione di servizi e prestazioni sanitarie a favore dei ‘migranti della salute’ ”.

Secondo Cartabellotta, questa legge non solo aggraverà le diseguaglianze, ma potrebbe anche segnare un duro colpo per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), descritto come “pilastro della nostra democrazia e strumento di coesione sociale”. Ha inoltre accusato le forze politiche di maggioranza di un “machiavellico ‘scambio di cortesie’” che ha portato all’approvazione di questa legge, temendo che essa possa ulteriormente compromettere l’efficacia e l’equità del sistema sanitario italiano.

La Fondazione Gimbe, attraverso le parole del suo presidente, evidenzia come la sanità italiana sia a un bivio critico, dove le scelte politiche attuali potrebbero determinare un ulteriore deterioramento delle condizioni sanitarie e dell’equità nell’accesso ai servizi per i cittadini del Sud.

 

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