Quando si parla di fatturazione elettronica tra soggetti privati, nota anche come B2B o Business to Business, bisogna fissare sul calendario due date importanti: 1° gennaio 2019 quando la fatturazione elettronica ormai obbligatoria dal 2014 verso la PA, diverrà obbligatoria anche per i privati e viaggerà attraverso il sistema di interscambio (Sdi), lo stesso canale in cui sono già transitate le fatture elettroniche verso la Pa, e 1° luglio 2018, data in cui la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per:
- prestazioni rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con una pubblica amministrazione.
- cessioni di benzina o di gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori.
Ma cosa s’intente per fatturazione elettronica tra privati? La fatturazione elettronica tra privati è di per se l’invio di una fattura elettronica emessa da un professionista o un’impresa, che viene trasmessa ad un altro professionista o ad un’altra impresa. Molti la chiamano anche B2B altri fatturazione elettronica business to business, ma in realtà il succo è lo stesso si parla di una fattura emessa, ricevuta, firmata e conservata in maniera digitalizzata. Sono diverse le imprese che già hanno adottato modelli di fatturazione elettronica come EDI, XML EDI.
I vantaggi dell’adozione della fatturazione elettronica B2B e B2C per lo Stato italiano saranno quelli di:
- Abolire la trasmissione della comunicazione dei dati delle fatture (ex spesometro – articolo 21 del Dl 78 del 2010).
- Ridurre l’evasione fiscale: le fatture emesse non potranno esser falsificate o registrate con importi inferiori.
- Acquisire i dati fiscali in modo da ottenere un’anagrafica tributaria completa e veritiera;
- Aumentare la semplificazione fiscale.