“Tra le cause di inefficienza e spreco di risorse pubbliche, vi è, senza dubbio, la scarsa professionalità ed esperienza di molte delle strutture deputate agli acquisti pubblici e la loro frammentazione in un numero spropositato di stazioni acquirenti”.
Lo ha detto il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, presentando alla Camera, la Relazione annuale al Parlamento sull’attività svolta nel 2021. In tema di stazioni appaltanti Busia ha ricordato che l’Anac ne ha censite nella sua banca dati oltre 39mila.
“Non è più prescindibile una riduzione del loro numero, anche attraverso la loro riorganizzazione e accorpamento, creando, al contempo, una rete di centrali di committenza specializzate e superando, in questo senso, gli anacronistici limiti territoriali di operatività delle centrali di acquisto regionali”, ha aggiunto il presidente dell’Anac.
(Fonte Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)