COMMISSIONE EUROPEA: NUOVA MESSA IN MORA PER L’ITALIA

La Commissione europea ha deciso di inviare una lettera di messa in mora all’Italia per garantire la corretta attuazione delle norme dell’Ue in materia di appalti pubblici e contratti di concessione. L’Italia ha infatti prorogato la durata delle concessioni autostradali senza l’avvio di procedure di gara. Secondo il diritto dell’Ue, la proroga di un contratto di concessione equivale a una nuova concessione, che può essere aggiudicata solo mediante una procedura di gara. L’Italia ora ha due mesi per rispondere alla Commissione, oppure Bruxelles può deferirla alla Corte di giustizia dell’Ue.

La procedura contro l’Italia sulle concessioni autostradali ha inizio nel 2014. Nel 2019 è già stata oggetto di una sentenza con la quale la Corte di giustizia dell’Unione europea ha ritenuto che, prorogando la durata della concessione autostradale alla “Società Autostrada Tirrenica p.A.” senza aver prima avviato una procedura di gara, l’Italia ha violato la direttiva 2004/18/CE sugli appalti pubblici.

Due anni dopo tale sentenza della Corte, sottolinea Bruxelles, “sembra che l’Italia non abbia ancora adottato misure per garantire una tempestiva esecuzione della sentenza”. La Commissione può quindi ora deferire di nuovo l’Italia alla Corte di giustizia, ma stavolta chiedendo multe e sanzioni per non aver rispettato la sentenza del 2019.

(Fonte ANSA)

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