Consip ha avviato un nuovo sistema di monitoraggio sulla gestione del contenzioso delle gare bandite dalle pubbliche amministrazioni. I risultati sono stati pubblicati sul sito www.consip.it e saranno d’ora in poi aggiornati con cadenza periodica. Il quadro che emerge dall’analisi di questi dati messi a disposizione, e relativi agli ultimi 6 anni (2012/2017) parla di una situazione in cui si distingue una significativa mole di contratti bloccati a causa del contenzioso. Un fermo che, per capirne la reale entità, bisogna riflettere sul fatto che blocca ben 2,6 miliardi di euro che altrimenti potrebbero veicolare tra amministrazioni e imprese. Parliamo dello 0,2% del nostro Pil! I ricorsi notificati a CONSIP, nel periodo preso in esame, sono 547 e sono stati presentati da parte di 265 ricorrenti. Di questi ricorsi, 190 risultano ancora pendenti. In altri termini, il 35% delle “questioni” sollevate dalle imprese devono essere ancora risolte. Il maggior contenzioso riguarda i settori “pulizia e facility management”, “ict”, “rifiuti”, “servizi energetici” dove ben 93 ricorrenti hanno presentato 225 ricorsi dei 547 totali, sui restanti 172 ricorrenti hanno presentato 322 ricorsi. I dati ci dicono ancora che 3 pronunce su 4 si sono risolte con esito positivo, quindi con una percentuale di successo del 75% e lo hanno fatto impiegando un tempo medio di circa 14 mesi. La mole di contenzioso oltre a rappresentare un costo maggiore per lo Stato ha prodotto diseconomie di sistema, minore conformità alla disciplina vigente per effetto delle (conseguenti) proroghe tecniche, e servizi meno efficienti per i cittadini, anche se nonostante tutto ciò CONSIP conferma il suo andamento positivo.