Stanno per entrare in vigore, dal 1° gennaio 2022, le nuove soglie, decise dall’Unione Europea, con i relativi importi che riguarderanno gli appalti di lavoro, le concessioni e gli appalti di servizi e forniture. Le soglie europee sono state comunicate con l’emanazione di quattro regolamenti, pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea lo scorso 11 novembre 2021. Le nuove soglie, aggiornate secondo quanto previsto dall’art. 35, comma 3 del Codice dei contratti con provvedimenti della Commissione europea, resteranno in vigore per due anni. I regolamenti vanno a modificare:
- Regolamento Comm. n. 1950 UE 10/11/2021, che modifica la Direttiva 2009/81/CE sugli appalti nei settori della difesa e della sicurezza;
- Regolamento Comm. n. 1951 UE 10/11/2021, che modifica la Direttiva 2014/23/UE sulle concessioni;
- Regolamento Comm. n. 1952 UE 10/11/2021, che modifica la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti nei settori ordinari;
- Regolamento Comm. n. 1953 UE 10/11/2021, che modifica la Direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei settori speciali.
Le soglie europee hanno un valore determinante nella scelta delle procedure da seguire per l’affidamento dei servizi, delle forniture e dei lavori. Infatti, mentre gli appalti al di sopra delle soglie divengono di “interesse comunitario” tanto che ricadono nelle procedure di diffusione e comunicazione dell’UE, al di sotto delle soglie invece, si possono utilizzare procedure più semplici. E’ per questo che l’innalzamento delle soglie farà aumentare il numero di gare che potranno beneficiare delle procedure più snelle. Andiamo ora a vedere quali saranno le modifiche nei settori che ci riguardano più da vicino. Per gli appalti di servizi e forniture banditi dalle autorità governative centrali, la soglia europea passa da 139mila euro a 140mila euro. Mentre la soglia passa da 214mila euro a 215mila euro per gli appalti di servizi e forniture aggiudicati da amministrazioni che non sono autorità governative centrali. Per l’affidamento degli appalti di lavori, la soglia europea si alza da 5.350.000 euro a 5.382.000 euro.