Il Codice degli Appalti diventa effettivo dal 1° luglio

Dal primo luglio diventano efficaci le disposizioni contenute nel nuovo Codice degli Appalti. Pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 marzo 2023 ed entrato in vigore dal 1° aprile 2023, il D.Lgs. n.36/2023 sostituisce il vecchio Codice n.50/2016. La riforma che apporterà la sua piena applicazione, sarà importante e metterà alla prova l’attività delle Pubbliche amministrazioni e degli operatori economici.

L’ultima volta che c’è stata una revisione completa della normativa che riguarda il Codice degli Appalti è stato quando, circa sette anni fa il D. Lgs 50/2016 andava a sostituire il D.Lgs 163/2006. Dal 1° luglio quindi tutto cambia con una normativa con la quale si è avuto modo di familiarizzare negli ultimi tre mesi, ma che dal 1° luglio diverrà operativa anzi autoesecutiva, grazie alla funzione degli allegati che assolvono ogni compito in passato lasciato ai decreti attuativi.

Ora con un testo sicuramente snellito al fine di rendere più veloci le procedure, grazie anche ad un notevole lavoro di semplificazione e sburocratizzazione, tutto dovrà e potrà procedere più velocemente. Il nuovo testo, redatto dal Consiglio di Stato, si può riassumere nei seguenti punti:

  • Semplificazioni delle procedure: con la sburocratizzazione e la semplificazione tutto dovrebbe velocizzarsi;
  • Innovazione: apertura alla tecnologia e alla digitalizzazione come disciplina per raggiungere un obiettivo chiaro nel minor tempo possibile;
  • Lotta alla corruzione: nuovi controlli e nuove sanzioni per i comportamenti illeciti che non saranno più sopportati in un’ottica di anticorruzione senza sé e senza ma;
  • Trasparenza: dal primo luglio tutti i dati e le informazioni relative a un appalto dovranno essere subito esser passati nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici, attraverso piattaforme digitali accessibili;
  • Spazio alle PM: che saranno agevolate a partecipare agli appalti grazie ad una riduzione dei costi e allo snellimento delle procedure;
  • Salvaguardia del Made in Italy: nuova premialità al made in Italy rispetto al totale delle aziende che risponderanno ad un appalto;
  • La qualificazione delle Stazioni appaltanti: per accedere agli appalti, oltre una determinata soglia, le Stazioni appaltanti dovranno certificare la loro qualificazione;
  • Nuove regole per il MePa: il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione avrà regole nuove;
  • Il nuovo ruolo ricoperto dal RUP: Il Responsabile Unico del Procedimento da propositore di atti diventa ora un vero e proprio decisore di atti.
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