Approvato definitivamente lo scorso maggio dal Consiglio europeo, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 12 luglio 2024 il regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa del 13 giugno 2024 che stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale (IA) atte a istituire un quadro giuridico capace di garantire un’intelligenza artificiale antropocentrica, tutelando i diritti fondamentali degli individui dai potenziali effetti pregiudizievoli derivanti dall’utilizzo dell’IA.
L’IA, in vigore dal 1° agosto 2024, acquisirà piena efficacia giuridica solo a decorrere dal 2 agosto 2026 seguendo un cronoprogramma per l’operatività e per la regolarizzazione dei sistemi di intelligenza artificiale già in uso.
Introducendo apposite norme a sostegno dell’innovazione secondo un approccio basato sul rischio (risk-based approach); il Capo VI del regolamento europeo disciplina gli spazi di sperimentazione normativa per l’IA (AI regulatory sandboxes), trattasi di spazi regolamentati nel cui ambito possa esser possibile ‘sviluppare, addestrare, convalidare e provare, se del caso in condizioni reali, un sistema di IA innovativo, conformemente a un piano.
Al riguardo, l’art. 57, par. 1 del regolamento europeo prevede che le competenti autorità di ciascuno Stato membro istituiscano almeno uno spazio di sperimentazione normativa per l’IA a livello nazionale, in modo che questo sia operativo entro il 2 agosto 2026.
Alla luce di quanto stabilito dall’art. 30, c. 1 del D.Lgs. n. 36/2023 al fine di assicurare maggiore efficienza delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti, si promuove l’adozione di soluzioni tecnologiche d’automazione, includendo espressamente nel novero di queste i sistemi di IA e le tecnologie di registro distribuito, un ambito nel quale l’istituzione di uno spazio di sperimentazione normativa potrebbe assumere cruciale rilievo proprio nel Codice dei contratti pubblici.