Presentato il piano nazionale di formazione per l’aggiornamento professionale del Rup

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ed il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, il progetto di formazione e aggiornamento professionale in materia di appalti promosso dal ministero, con la collaborazione di Itaca (istituto per la trasparenza e la compatibilità ambientale ed organo tecnico della Conferenza delle Regioni), presentato come una “vera PNRR academy”.
Si tratta, ha spiegato il ministro Enrico Giovannini, di “Una iniziativa importante, una innovazione necessaria e rilevante per assicurare un’attuazione rapida ed efficace del PNRR e del Piano complementare di altri investimenti che sono in cantiere“. Formare i tecnici in base alla nuova normativa sugli appalti, affinché acquisiscano le competenze necessarie per progettare opere pubbliche sostenibili, attraverso l’uso di nuove metodologie, anche digitali, il riutilizzo dei materiali per rendere i cantieri più moderni e più sicuri è l’obiettivo della “Pnrr Academy”, il piano di formazione per l’aggiornamento professionale in materia di appalti, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per agevolare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) promuovendo la qualificazione delle stazioni appaltanti. Si vuole insomma dar vita ad “una rete di persone che possano migliorare l’applicazione del Pnrr”, ha detto il Ministro nel corso della presentazione. “L’obiettivo – ha aggiunto il Ministro – è quello di avviare nuovi reclutamenti e la formazione di chi è già sul posto di lavoro, per rendere le stazioni appaltanti qualificate sia sul piano amministrativo che tecnico.

Abbiamo bisogno di accelerare sulle opere – ha aggiunto Giovannini – ma anche di fare bene”. L’iniziativa, che partirà il 27 settembre, si rivolge in particolare alla figura del ‘Responsabile unico del procedimento’ (Rup), che segue i processi amministrativi per l’affidamento degli appalti, ma anche al personale delle stazioni appaltanti, delle Centrali di committenza e dei provveditorati alle opere pubbliche. Realizzato sulla base di una convenzione tra Mims, Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA) e Fondazione Anci Ifel, il percorso prevede 360 ore di formazione che si svolgeranno attraverso webinar tematici e specialistici.

Pnrr Academy si rivolge a un bacino potenziale di circa 60.000 persone con l’obiettivo di accrescere le competenze, aumentare la capacità operativa delle amministrazioni aggiudicatrici, fornendo strumenti adeguati alla gestione delle diverse fasi degli appalti pubblici. “Il Ministero ha già avviato le attività necessarie per la realizzazione dei progetti del Pnrr, che richiede stazioni appaltanti e centrali di committenza di lavori, servizi e forniture organizzate, professionalizzate e preparate sui nuovi modelli per realizzare infrastrutture sostenibili. Per questo, al fine di accelerare le procedure per l’attuazione degli investimenti pubblici e per l’affidamento di appalti e concessioni, il Mims ha istituito un fondo per iniziative di aggiornamento professionale”, ha sottolineato il Ministro Giovannini.  “La qualificazione delle stazioni appaltanti, spesso rappresentate dagli enti territoriali, è un fattore ineludibile dato che l’Europa ha indicato tempi certi entro cui realizzare i progetti finanziati dal Next Generation Eu.

L’Italia – ha proseguito il Ministro – ha non solo grandi stazioni appaltanti, come Ferrovie e Anas, ma anche una rete diffusa di stazioni di medie dimensioni che deve essere rafforzata. Il Piano nazionale di formazione per l’aggiornamento professionale del Responsabile unico del procedimento è una risposta a questa esigenza. Rientra in questo percorso anche il concorso per l’assunzione al Mims di 120 ingegneri, che verrà pubblicato a breve in Gazzetta ufficiale”. Il piano di formazione è articolato su tre percorsi a distanza attraverso webinar: il primo si rivolge ai Rup e al personale delle stazioni appaltanti nazionali, regionali e locali; il secondo ai Rup e al personale dei soggetti aggregatori, delle centrali di committenza e dei provveditorati alle opere pubbliche; il terzo al personale delle amministrazioni impegnate nelle attività di ricostruzione post sisma del 2016.

Ciascuna amministrazione potrà individuare il modulo formativo più adeguato alle proprie esigenze. “Ringrazio il ministro Giovannini per l’importante iniziativa che – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, alla conferenza stampa – è qualcosa di più del PNRR e che deve diventare strutturale. Non possiamo pensare che l’efficienza della Pubblica amministrazione nasca e finisca col PNRR. Il piano di formazione sugli appalti è importante perché mette insieme i know how dei diversi apparati dello Stato per cercare di mettere al passo coi tempi chi dopo sul campo deve portare questa efficienza. Le normative sugli appalti sono cambiate molto nel tempo e chi se ne occupa deve avere contezza dei cambiamenti. La formazione è quindi un passaggio fondamentale”. E “come la formazione, continua, deve superare il PNRR, così la semplificazione deve diventare strutturale nel nostro Paese. Non può essere una semplificazione riservata al PNRR perché non è possibile che l’efficienza italiana si esplichi soltanto nella straordinarietà”. Dobbiamo invece, ha aggiunto Fedriga, “sfruttare il PNRR per creare qualcosa di strutturale nel nostro Paese.

Abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo avere la consapevolezza tutti che non stiamo parlando di soldi prodotti dal nulla ma di un debito, diretto o indiretto, che il nostro Paese prenderà. Questo vuol dire che devono essere degli investimenti che guardino alla prospettiva dello sviluppo, di nuove opportunità, soprattutto per le nuove generazioni”. “Questo piano di formazione sugli appalti è importante perché mette insieme i know-how dei diversi apparati dello Stato per cercare di mettere al passo coi tempi chi poi sul campo deve portare questa efficienza. Le normative sugli appalti sono cambiate e continuano a subire modifiche – ha proseguito- in questi ultimi mesi legate alla semplificazione, e i professionisti dovranno riuscire ad avere prontezza delle modifiche normative. Abbiamo un problema strutturale nel nostro Paese, l’applicazione della norma perché l’interpretazione di come la norma si applica rappresenta uno di quei problemi che rallentano in modo drammatico le azioni della macchina pubblica e della pubblica amministrazione”. “Possiamo scrivere una norma bellissima ed assolutamente efficiente sulla carta, ma se nella parte applicativa non riusciamo a formare le persone che sul campo devono operare – conclude Fedriga – diventa una norma di fatto meno efficace rispetto a quella che si è proposta.

Con la legge delega si andrà verso una ulteriore revisione del codice di contratti, la parte semplificazione deve rappresentare un obiettivo fondamentale in questo periodo. Penso che come la formazione continua – ha ribadito Fedriga – debba superare il Pnnr così la semplificazione deve diventare strutturale nel nostro Paese, perché non è possibile che l’efficienza italiana si esplichi soltanto nella straordinarietà”. “L’academy del Pnrr, come l’ha definita il ministro Giovannini, rappresenta – ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – un’occasione straordinaria per accrescere le competenze dei dipendenti pubblici a tutti i livelli, aumentare la capacità operativa delle amministrazioni aggiudicatrici e fornendo strumenti adeguati per gestire le diverse fasi degli appalti pubblici. Gli appalti saranno più complicati e avranno bisogno di un’accelerazione per poter spendere nei tempi previsti dal PNRR le risorse che arriveranno”.

Fonte (ITACA)

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