Il 20 maggio è entrato in vigore il decreto legislativo 56/2017, il correttivo del codice appalti. L’articolo 24, comma 1 di questo decreto, va a modificare l’articolo 38 del Codice apportando una importante correzione per ciò che riguarda i requisiti da verificare nelle stazioni appaltanti al momento della loro qualificazione. Nuove procedure di accesso alla qualificazione Anac, sono infatti state predisposte per le stazioni appaltanti e per le pubbliche amministrazioni che hanno bandito gare negli ultimi cinque anni, e non più solo negli ultimi tre. Primo requisito di accesso: la regolarità rispetto agli obblighi di comunicazione all’Anac dei dati relativi alle gare. Viene infatti precisato che i requisiti relativi alla qualificazione sono individuati anche dall’assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che alimentano gli archivi detenuti o gestiti dall’Autorità, come individuati dalla stessa Autorità ai sensi dell’articolo 213, comma 9 del codice stesso. La qualificazione delle Stazioni appaltanti ha rappresentato una delle principali novità del Codice dei Contratti e ha previsto infatti anche l’istituzione di un elenco gestito dall’ Anac entro cui andranno a confluire di diritto: Consip, il ministero delle Infrastrutture, Invitalia e i provveditorati alle opere pubbliche oltre ai soggetti aggregatori regionali. In generale, la disposizione stabilisce alcuni requisiti tecnico organizzativi per l’iscrizione all’elenco in applicazione dei criteri di qualità, efficienza e professionalità, che dovranno successivamente essere dettagliati da un Dpcm. Le amministrazioni dovranno verificare, al loro interno, il possesso dei requisiti necessari per la loro qualificazione, come la capacità di programmazione e progettazione, di affidamento e verifica dell’esecuzione, sviluppati come già detto nell’ultimo quinquennio. I soggetti privati, che rientrano nella definizione di “altri soggetti aggiudicatori”, con la modifica al comma 10 dell’art. 38 vengono esclusi dalle norme dell’articolo 38.
Qualificazione delle Stazioni Appaltanti dopo il dlgs 56/2017
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