In Sicilia nasce una sorta di ANAC

La nuova “Commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia” cambia veste e diventa una sorta di Anac regionale ed è in sé e per sé un organismo politico-parlamentare. Nata dalle modifiche apportate dalla legge 28 febbraio 2018, n. 3, pubblicata sulla G.U.R.S. n. 11 del 9 marzo 2018, questa Commissione deve occuparsi di attività di prevenzione e di contrasto della corruzione, della concussione ed in genere di tutti i reati contro la pubblica amministrazione e delle illegalità nella Regione e negli enti del sistema regionale. Dovrà inoltre contribuire e assicurare la piena ed efficace adozione delle misure di prevenzione della corruzione previste al Piano Nazionale Anticorruzione approvato dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione. Sarà anche chiamata ad esprimere pareri per soggetti istituzionali come Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane. La Commissione dovrà verificare la congruità della normativa vigente e dell’iniziativa legislativa per rendere più coordinata ed incisiva l’iniziativa della Regione e degli Enti locali, nella lotta contro la mafia e le altre forme di criminalità organizzata, porterà avanti indagini sul rapporto mafia e politica, sulle modalità di selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature alle assemblee elettive, il monitoraggio sui tentativi di condizionamento e di infiltrazione mafiosa negli enti locali e la promozione di iniziative finalizzate alla diffusione di una cultura di contrasto e superamento dei fenomeni mafiosi.

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