Acquistare beni e servizi senza bandire una gara da oggi lo si può fare solo se si dimostra che sul mercato non esiste nessun altro soggetto capace di svolgere quel compito. In altre parole si deve dimostrare l’infungibilità di un servizio. A dirlo è una nuova linea guida dell’Anac stilata per regolamentare una delle “prassi” più abusate dalle amministrazioni, intenzionate ad aggirare le gare d’appalto a danno della concorrenza, che si annida tra le righe di quella deroga, concessa dalle direttive europee, per i cosiddetti beni e servizi «infungibili», quei prodotti e i servizi cioè protetti da copyright o comunque nella disponibilità di un unico operatore. Tale provvedimento nasce a seguito di alcuni dati rilevati dall’Anac da cui si evince che nel 2014 le procedure aggiudicate mediante procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, ammontano a circa 15 miliardi di euro così ripartiti: per un 50% sono appalti di servizi, l’ulteriore 40% gare per l’acquisto di beni e servizi ed un ultimo 10% per i lavori pubblici. Dai dati dell’Autority emerge che il fenomeno è maggiormente diffuso nel settori delle forniture sanitarie, in quello dell’informatica e nel settore dei rifiuti. Ora l’Anac ha deciso di istruire le amministrazioni affinché non debbano incorrere in contestazioni di legittimità degli affidamenti, pur considerando che non è possibile stabilire una regola generale perché occorre procedere valutando caso per caso. Cantone ha voluto però sottolineare come il ricorso alla procedura negoziata senza bando debba essere considerata come un’ipotesi del tutto eccezionale mentre ha richiesto alle Stazioni appaltanti un impegno nuovo nella programmazione alla luce di pochi punti. Primo fra tutti la Stazione Appaltante deve, da oggi in poi, informare il mercato della sua volontà di bandire una gara pubblicando un avviso sul proprio sito web per almeno 15 giorni al fine di conoscere se nel mercato ci sia qualcuno in grado di svolgere l’incarico che s’intende assegnare. L’Anac propone come possibile soluzione il multi – sourcing non sottovalutando però il possibile aumento della spesa e la possibilità di intese tra le imprese. Altro suggerimento le gare basate su standard e non su sistemi prioritari, mentre ribadisce che non è più possibile giustificare la decisione di evitare la gara sulla base di consultazioni fatte in precedenza.