Nel 2014 è cresciuta di oltre il 61% la spesa per consulenze e incarichi esterni nella Pubblica Amministrazione. E’ il dato più allarmante dell’ultimo rapporto del ministro Madia, che ha segnalato “una variazione percentuale in aumento del 61,32%” ha registrato “l’ammontare dei compensi erogati, che sono passati da 737.879.446,55 a 1.190.319.167,47 euro, in controtendenza con la diminuzione della spesa” degli anni precedenti. Base dell’indagine è l’Anagrafe delle prestazioni. Il dato che spicca maggiormente è la discrepanza fra lo scarso aumento numerico degli incarichi affidati a consulenti o collaboratori esterni, che è aumentato lievemente (1,55%) e il numero di incarichi liquidati (40,24%). Allo stesso modo, il numero dei soggetti cui sono stati conferiti gli incarichi ha subito un aumento del 15,66% e il numero dei consulenti e collaboratori esterni che ha ricevuto un compenso per incarichi è aumentato del 47,94 % rispetto all’anno 2013. Scende in parallelo il cumulo di incarichi su uno stesso soggetto con una variazione negativa del 12,20% per gli incarichi conferiti e una diminuzione del 5,21 % per quelli liquidati ad ogni soggetto rispetto all’anno precedente. Il compenso medio per incarico ha avuto un aumento del 15,03%, passando da 3.844,50 euro a 4.422,33 euro erogati rispettivamente nel 2013 e nel 2014. Nello specifico del settore sanitario, a fronte di circa 50 milioni di euro di compensi erogati ai dipendenti, quelli liquidati ai collaboratori esterni superano i 300 milioni.