Ben 650 ricorsi al Tribunale amministrativo lombardo. Motivo? Mancato pagamento dei farmaci. L’iter della questione.
Nel mirino del Tar della Lombardia ci sono diverse aziende sanitarie: Da Catanzaro a Cosenza, fino a Roma. Le aziende ospedaliere hanno comprato farmaci e strumenti da note case farmaceutiche del Nord Italia, indebitandosi con interessi tra l’8 e il 10%. Non riuscendo a pagare, hanno quindi accumulato debiti su debiti per anni, con interessi che in molti casi sono arrivati al valore del 50% del capitale da restituire.
Le case farmaceutiche, per recuperare almeno parte della cifra e superare il braccio di ferro con la Pa, hanno ceduto il debito alle aziende di factoring. Sono quindi formalmente queste ultime a dover risolvere i contenziosi con gli ospedali, e sono loro ad essersi rivolte al Tar.
L’iter (non breve) della richiesta di restituzione del debito è stato questo: prima l’azienda ospedaliera viene sollecitata; poi arriva un decreto ingiuntivo da parte del giudice; in mancanza di soluzioni, viene nominato dal Tar un commissario “ad acta” per recuperare le risorse: debiti su debiti a carico di Asl di Lazio, Campania, Puglia e Calabria, per un caso che ha sollevato l’attenzione anche della magistratura contabile: a carico dei dirigenti e delle aziende ci potrebbero essere il reato di danno erariale e malversazione. Staremo a vedere.