Trasformazione digitale in sanità? Non risparmio immediato, ma cambio di modello

Dal 10 al 12 novembre si è svolto a Milano, palazzo Lombardia, il forum S@lute2016, il primo grande evento dedicato all’innovazione del sistema salute, organizzato in collaborazione con Regione Lombardia, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni. E’ stata una tre giorni di eventi e dibattiti che ha visto le differenti professionalità del mondo della salute, gli innovatori del sistema e il grande pubblico interrogarsi e approfondire il tema dell’innovazione in Sanità, andando oltre la digitalizzazione del sistema. Innovazione di processo e di prodotto, governo dell’informazione e del dato, ridisegno del modello di continuità assistenziale, per evitare gli sprechi e per investire di più e meglio nella qualità della prevenzione, dell’assistenza e della cura. Si è parlato anche, in modo molto intelligente e lungimirante, della “nuova” spesa sanitaria in tempi di grandi trasformazioni digitali. A questo proposito, come ha sottolineato il direttore scientifico dell’evento Paolo Colli Franzone, non è il caso di annunciare risparmi facili e immediati: infatti con l’innovazione digitale non si realizzano risparmi immediati, ma piuttosto si può pensare a un radicale cambiamento di sistema. “Il Ssn -ha scritto Franzone in un recente intervento su Sanità24- può attuare una profonda trasformazione, abilitata da una rivisitazione radicale dei processi “core” anche in chiave digitale, reggendo senza particolari problemi l’impatto degli investimenti necessari all’innovazione e dei maggiori costi correnti derivanti ad esempio dall’ingresso sul mercato dei farmaci innovativi. Nessun posto di lavoro in pericolo, piuttosto il contrario: un forte incremento delle ospedalizzazioni domiciliarizzate o “reindirizzate” in Rsa provocherà un aumento della domanda di prestazioni infermieristiche; la nascita di strutture complesse di cura primaria di dimensioni ragguardevoli (nei centri ad elevata urbanizzazione) renderà possibili ulteriori posti di lavoro destinati ad attività di supporto dei medici di medicina generale; ulteriore occupazione verrà alimentata dall’industria farmaceutica, dal biomedicale e dai service provider di ingegneria clinica e telemedicina.” L’appuntamento milanese è stato l’occasione per la premiazione del contest Premio Innovazione S@lute 2016, che ha visto competere amministrazioni pubbliche, aziende, enti locali e regionali e start up. Una giuria composta da importanti esponenti del mondo della ricerca e dell’università ha premiato 19 tra i 102 progetti in gara.

www.innovazioneperlasalute.it

Intervento_Franzone

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