Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha recentemente emesso un comunicato importante, firmato dal Presidente il 5 giugno, che offre chiarimenti cruciali sugli affidamenti diretti all’interno degli accordi quadro. Il comunicato sottolinea che è possibile procedere con affidamenti diretti, a condizione che l’importo rientri nelle soglie previste per questi tipi di affidamenti.
Secondo Anac, benché sia auspicabile la consultazione di almeno cinque operatori economici, non si applica la rotazione nell’affidamento dei contratti attuativi. Questo punto è stato chiarito per evitare fraintendimenti e assicurare una corretta applicazione delle norme.
Normativa di Riferimento
Il riferimento normativo principale è l’articolo 509 del nuovo Codice Appalti. Questo articolo stabilisce che la durata massima di un accordo quadro è di quattro anni. Inoltre, obbliga a indicare il valore totale degli affidamenti previsti nel periodo e vieta l’uso degli accordi quadro per eludere l’applicazione del codice o per ostacolare, limitare o distorcere la concorrenza.
Identificazione delle Prestazioni
Anac ribadisce l’importanza di identificare chiaramente le prestazioni non standardizzabili e prive di progettualità già al momento del bando. Questa precisione è necessaria per evitare ambiguità che potrebbero portare a contestazioni o problemi nella fase di esecuzione del contratto.
Affidamenti Diretti e Calcolo degli Importi
Un aspetto fondamentale chiarito dall’Autorità riguarda il calcolo dell’importo massimo complessivo di un accordo quadro. Questo importo deve essere calcolato con precisione in conformità con l’articolo 14 del decreto legislativo 36/2023. Eventuali incrementi dell’importo del contratto devono essere rapportati all’importo massimo stimato per l’affidamento diretto, senza superare la soglia complessiva ammessa per questo tipo di affidamento.
Consultazione di Operatori Economici
Infine, Anac ritiene auspicabile che le stazioni appaltanti consultino più operatori economici. Questa prassi non solo favorisce la trasparenza, ma assicura anche che gli operatori selezionati abbiano esperienze pregresse documentate e idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali previste dall’accordo quadro.
In sintesi, il comunicato del 5 giugno del Presidente di Anac offre un’importante guida per le stazioni appaltanti, chiarendo le condizioni e le modalità per procedere con affidamenti diretti negli accordi quadro, nel rispetto delle normative vigenti e promuovendo una concorrenza leale e trasparente.