Sulla G.U. n. 262 del 9 novembre 2016 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 18 ottobre, avente ad oggetto “Decreto ministeriale relativo ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento del servizio di sanificazione per le strutture sanitarie e per la fornitura di prodotti detergenti” .Tali CAM rientrano nel piano di azione della sostenibilità ambientale e dei consumi della Pubblica Amministrazione meglio noto come Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP), approvato con Decreto Interministeriale n. 135 dell’11 aprile 2008, che ha come obiettivi, attraverso l’unione delle esigenze di sostenibilità e dell’interesse all’acquisto di beni e servizi, la riduzione dell’uso delle risorse naturali, la sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con quelle rinnovabili, la riduzione della produzione di rifiuti, emissioni inquinanti e rischi ambientali. I CAM in tale Decreto Ministeriale hanno come ambito di applicazione il servizio di “sanificazione” reso nelle strutture sanitarie, in ospedali, case di cura, ambulatori e assimilati. La pulizia in questi luoghi viene intesa come la rimozione di sporco visibile (materiale organico e inorganico) dalle superfici mattiniate e dai dispositivi medici, tramite l’utilizzo di acqua, detergenti o prodotti enzimatici sia con processi manuali che meccanici. Oltre alla pulizia c’è poi anche il processo di disinfezione ovvero di distruzione termica o chimica di patogeni e di altri microorganismi. Tutto questo per assicurare una sanificazione completa delle superfici che possa garantire un rischio di infezione bassissimo grazie alla sicurezza data da una carica microbica controllata. I nuovi CAM definiscono quindi le considerazioni ambientali nelle diverse fasi di gara al fine di migliorare il servizio dal punto di vista dell’impatto ambientale, garantendo allo stesso tempo un elevato standard di igiene. Da ora in poi la presenza dei requisiti ambientali dovrà essere menzionata nella descrizione dell’oggetto dell’appalto insieme alla citazione del decreto ministeriale di approvazione e questo per agevolare le potenziali imprese offerenti rendendo immediatamente evidenti le caratteristiche ambientali richieste dalle stazioni appaltanti.
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