Appalti Pubblici 2024: Bilancio Positivo per i Codici Identificativi di Gara (CIG) e la Qualificazione delle Stazioni Appaltanti
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha pubblicato un aggiornamento sull’andamento del sistema degli appalti pubblici nei primi cinque mesi del 2024, evidenziando segnali positivi e progressi significativi nella digitalizzazione e nella qualificazione delle stazioni appaltanti.
Quasi 2 milioni di Codici Identificativi di Gara nel 2024
Da gennaio a maggio 2024, sono stati emessi circa 1.980.000 codici identificativi di gara (CIG), un numero che si avvicina ai 2.200.000 dello stesso periodo del 2023. Questo risultato è indicativo di un sistema degli appalti che, nonostante le iniziali difficoltà di avviamento, sta andando progressivamente a regime grazie alla rivoluzione iniziata il 1° gennaio 2024.
Crescita delle piattaforme certificate
A inizio giugno 2024, risultano nell’elenco dell’ANAC 63 piattaforme certificate, di cui 16 (25%) messe a disposizione dai soggetti aggregatori. Questo dato conferma l’impegno nella digitalizzazione e nella trasparenza delle procedure di gara.
Riduzione e qualificazione delle stazioni appaltanti
Significativo è il calo del numero di stazioni appaltanti registrate, passate da circa 26.500 a circa 4.400 nei primi mesi del 2024, includendo sia quelle qualificate in via ordinaria che quelle con riserva. Con l’aggiunta dei soggetti aggregatori e delle stazioni non soggette a qualificazione (come le strutture commissariali), si raggiunge un totale di circa 5.000 stazioni appaltanti operative.
Performance delle centrali uniche di committenza
Le centrali uniche di committenza mostrano performance elevate, con oltre il 12% del totale delle stazioni qualificate rappresentate da esse. Nel settore dei servizi e forniture, circa il 65% delle centrali uniche ha ottenuto il livello massimo di qualificazione, mentre nei lavori la percentuale si attesta al 62%. Quasi il 90% delle centrali uniche qualificate ha conseguito il livello massimo di qualificazione.
Le amministrazioni convenzionate con le centrali uniche sono 8.630, coprendo circa il 50% delle 26.500 stazioni appaltanti registrate in precedenza, un obiettivo importante della qualificazione.
Prospettive future
Le richieste di assegnazione di Ufficio presentate all’ANAC da stazioni appaltanti non qualificate sono molto limitate, meno di 30, segno che il sistema funziona efficacemente. L’ANAC sta ora lavorando alla qualificazione delle stazioni appaltanti per la fase esecutiva, una delle fasi critiche del ciclo di vita dell’appalto, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’efficienza entro la fine del periodo transitorio, il 31 dicembre 2024.
In conclusione, il sistema degli appalti pubblici in Italia mostra segnali di stabilizzazione e miglioramento, con una crescente digitalizzazione e una più rigorosa qualificazione delle stazioni appaltanti.