DDL responsabilità professionale sanitaria: si approvino gli emendamenti proposti da Cittadinanzattiva. Un ulteriore impegno su Fondo di garanzia per autoassicurazioni insolventi e su uniforme utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico
“Abbiamo apprezzato il metodo di lavoro, la capacità di ascolto e di confronto e siamo lieti che alcune delle nostre proposte siano state accolte e trasformate in emendamenti. Ci aspettiamo che il testo che sarà licenziato dalla 12a Commissione del Senato recepisca questi emendamenti, rafforzando così sicurezza, trasparenza, partecipazione delle associazioni di cittadini, garanzie nell’accesso al risarcimento, compreso il contenimento dei costi e dei tempi, oltre che la capacità di stare al passo con la scienza e l’innovazione”- queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, in merito al lavoro fatto in Commissione, dopo le audizioni, sul ddl sulla responsabilità professionale sanitaria. “L’auspicio è poter dire e mostrare, non solo a parole ma anche nei fatti, che cittadini, professionisti e Istituzioni possono confrontarsi e lavorare insieme per “costruire” una legge migliore – continua Aceti – Questa legge rappresenta anche un’occasione per incentivare l’innovazione, anche digitale, che tanto sta a cuore al Governo. Per questo chiediamo che l’inversione dell’onere della prova entri in vigore solo dopo l’uniforme implementazione sul territorio nazionale del Fascicolo sanitario elettronico: Infine chiediamo alla Commissione di prevedere, per i casi di insolvenza delle strutture e delle Regioni in autoassicurazione, la possibilità di attivare e attingere al Fondo di Garanzia. Tale misura è fondamentale per garantire accesso effettivo e tempestivo al risarcimento del danno”.
Di seguito alcuni degli emendamenti, depositati in 12a Commissione, che recepiscono le proposte di Cittadinanzattiva.
Bene che la sicurezza delle cure sia uno dei parametri di valutazione dei Direttori generali, che la cartella clinica sia accessibile in tempi più brevi e definiti e che sia prevista la video-registrazione obbligatoria per gli interventi chirurgici.
Passi in avanti sul fronte della trasparenza, con la pubblicazione sui siti web e nelle carte dei servizi, delle informazioni su esiti sanitari e sinistri.
Apprezziamo i numerosi emendamenti che prevedono un distinguo nella responsabilità civile tra struttura, dipendenti e non dipendenti del SSN, come nel caso dell’intramoenia, dei medici convenzionati, etc.
E ancora, molto positiva per il diritto al risarcimento la previsione di un sistema di monitoraggio, curato da Age.Na.S, atto a verificare i requisiti minimi delle polizze e la solvibilità delle aziende sanitarie e delle Regioni in auto-assicurazione. Così come aver dato certezza dei tempi di emanazione del decreto per la definizione dei requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e per gli esercenti le professioni sanitarie.
Bene anche il fondo di garanzia per alea terapeutica, che assicura un indennizzo a coloro che hanno riportato danni per infezioni correlate all’assistenza e alle lesioni da decubito.
Positiva la presenza nei centri regionali di gestione del rischio dei rappresentanti di cittadini e pazienti e lo stralcio dal testo del Garante per il diritto alla salute, un soggetto che avrebbe duplicato funzioni e attività senza portare valore aggiunto per i cittadini.
Vanno nella direzione giusta, in favore dell’equità, quegli emendamenti che prevedono la ripartizione delle spese per le consulenze tecniche tra tutte le parti, riducendo i costi a carico del cittadino che ricorre in giudizio.
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