Dispositivi medici, la crescita continua

Quanto “valgono” i dispositivi medici in relazione alla spesa sanitaria nazionale? La risposta è presto data: più del 36%. Che in soldoni si traduce in quasi 5,7 miliardi di euro nel 2014, in crescita di quasi due punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un trend che è proseguito nel 2015, stando alle prime rilevazioni. I dati del 2014, presentati dal Ministero della Salute durante l’8va Conferenza nazionale sui dispositivi medici, confermano quella dei dispositivi come la seconda voce di spesa in beni del SSN, dopo i farmaci ed emoderivati, che pesano per oltre il 57% e sono cresciuti ancor di più, del 7%. Se si analizzano le variazioni 2014 rispetto agli anni precedenti, la crescita appare vistosa: dai 5 miliardi e 300 milioni del 2012 si è passati, nel 2013, a oltre 5 miliardi e mezzo (+4,8%). L’anno successivo la crescita ha rallentato, ma si è sempre attestata intorno al 2% (1,9). Cresce anche l’appropriatezza nell’utilizzo dei dispositivi, con un uso sempre più razionale e informato. E anche i primi dati 2015, recentemente emessi dal Ministero, confermano il trend: nel primo semestre 2015 la spesa complessiva rilevata attraverso il Flusso Consumi per l’acquisto di dispositivi medici da parte delle strutture sanitarie pubbliche del SSN è stata pari a 1.875 milioni di euro, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1.803 milioni di euro). La copertura delle Aziende Sanitarie è ormai pressoché completa e aumenta il numero di codici di repertorio rilevati (+9%). Infatti, quest’ultimo numero è passato dalle 80.640 unità rilevate nel Flusso consumi per il primo semestre 2014, a 87.936 unità nel primo semestre 2015: ciò a conferma del significativo miglioramento della copertura della rilevazione dei consumi 2015 rispetto al 2014. Il mercato dei dispositivi medici raggruppa una molteplicità di prodotti. Fino a non molto tempo addietro era solo possibile, in modo approssimativo, far riferimento al numero di dispositivi medici disponibili per l’utilizzo sul territorio nazionale. Oggi le informazioni disponibili nella banca dati/repertorio italiana consentono di affermare che questo numero ammonta a diverse centinaia di migliaia di dispositivi medici, e di conoscerne le caratteristiche: dai più tradizionali con un basso livello di innovazione tecnologica, ad esempio i cerotti, fino ai dispositivi altamente innovativi, come ad esempio i dispositivi impiantabili muniti di sorgente di energia. Il settore dei dispositivi medici, insomma, copre mercati molto eterogenei, con imprese diverse che producono prodotti diversi per rispondere a bisogni diversi. Si tratta di un comparto innovativo, dinamico e in crescita un po’ ovunque: Gli analisti stimano che il settore dei DM, a livello mondiale, crescerà ad un tasso del 5% (CAGR) tra il 2013 ed il 2020, raggiungendo nel 2020 un fatturato complessivo di 514 miliardi di dollari (EvaluateMedTech, 2014).

Link dati 2014:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2439_allegato.pdf

Link documento I semestre 2015
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2454_allegato.pdf

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