Italia in crisi sulla spesa sanitaria

Gimbe: Italia al 16° posto in Europa per spesa sanitaria e ultima tra i Paesi G7, urgenti riforme e investimenti

Nel 2023, l’Italia si posiziona al 16° posto in Europa per spesa sanitaria pubblica pro capite, risultando ultima tra i Paesi del G7, secondo i dati analizzati dalla Fondazione GIMBE. La spesa sanitaria italiana rappresenta solo il 6,2% del PIL, inferiore alla media OCSE (6,9%) e a quella europea (6,8%).

Il presidente della Fondazione GIMBE, Nino Cartabellotta, ha sottolineato come il sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) stia provocando gravi disservizi: dalle lunghe attese per visite ed esami, al sovraffollamento dei pronto soccorso, fino alla carenza di medici di famiglia e alle crescenti disuguaglianze regionali.

Cartabellotta ha ricordato che il 2023 ha visto un incremento minimo della spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia ($ 3.574), ben al di sotto della media europea ($ 4.470) e della media OCSE ($ 4.174). A confronto, Paesi come Germania e Norvegia hanno investito rispettivamente $ 7.253 e $ 7.399 pro capite. Nel G7, l’Italia è rimasta ultima, con un divario crescente rispetto a Paesi come Germania e Francia, che hanno aumentato significativamente la spesa durante e dopo la pandemia.

Nonostante le continue richieste di maggiore finanziamento per la sanità pubblica, il gap con gli altri Paesi continua ad allargarsi. Cartabellotta ha lanciato un appello per una riforma urgente del sistema sanitario, sottolineando che senza interventi decisi nella prossima Legge di Bilancio 2025, l’Italia rischia di trasformare il proprio SSN in un sistema sanitario regionale frammentato, accessibile solo a chi potrà permettersi cure private o polizze assicurative costose.

Leggi le Tabelle Gimbe

Condividi