I-Com, Istituto per la Competitività, ha organizzato a Roma giovedì 17 novembre il convegno pubblico “La rivoluzione dell’Internet delle cose e del 5G per un’Italia più competitiva. Efficienza energetica, eHealth e Industria 4.0”. L’evento, che si svolto presso la Coffee House di Palazzo Colonna, ha rappresentato la conclusione di un percorso che ha fatto tappa a Bruxelles al Parlamento europeo il 19 ottobre, occasione nella quale I-Com ha raccolto parlamentari di varie nazionalità, rappresentanti della Commissione europea, delle imprese e altri rilevanti stakeholders, stimolando il dibattito sulla penetrazione dell’Internet of things e del digitale nell’economia europea con un particolare focus su energia, sanità e manifattura. Durante l’evento si è parlato anche di digitalizzazione in sanità. Secondo l’indice sintetico, che si basa sui quattro indicatori chiave di e-Health della Commissione europea e descrive il livello di sanità digitale nei Paesi europei, il paese più performante è la Danimarca, seguito da Finlandia, Paesi Bassi, Estonia e Svezia. Questi Paesi hanno in comune un alto livello di digitalizzazione negli studi medici e un elevato numero di pazienti che utilizzano internet per cercare informazioni sulla salute o prenotare visite mediche. L’Italia si colloca al 18° posto della classifica con un punteggio molto basso (circa il 70% in meno rispetto alla prima classificata). Il processo di digitalizzazione della sanità italiana appare ancora indietro rispetto a buona parte dei Paesi UE, anche se discreti risultati sono stati complessivamente raggiunti nell’ultimo periodo, pur permanendo delle diversità a livello regionale. Secondo l’AgID, il Fascicolo Sanitario Elettronico è finalmente operativo in sette regioni italiane (Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna e Puglia). In Campania, Calabria e Sicilia, purtroppo, ancora non è stato implementato mentre nelle restanti regioni è in corso di implementazione. Buoni risultati si hanno anche sul fronte dell’ePrescription: in tutte le Regioni italiane è stata introdotta la ricetta elettronica, portando in Italia la quota delle prescrizioni digitali all’80%. Inoltre, secondo recenti stime, il numero di app per la salute a disposizione dei consumatori supera ormai 165.000. La maggior parte delle applicazioni sono disponibili in Google Play o App Store di Apple. Ciascuno dei due principali app store offre quasi 70.000 app all’interno delle categorie Salute & Fitness e Medicina. La domanda di app per la salute è in continuo aumento negli ultimi anni. In particolare il 2015 è stato un altro anno interessante: il numero totale di download di app per la salute in tutto il mondo ha raggiunto 3 miliardi da 165.000 soluzioni presenti sul mercato.