Di Salvatore Torrisi – Presidente FARE
La transizione verde approda in sanità, passando per i servizi di natura alberghiera che da sempre caratterizzano ospedali, case di cura, ambulatori, residenze assistenziali e così via. Parliamo di servizi importanti come pulizia e lavanolo, fondamentali per garantire la sicurezza di degenti, operatori e visitatori. Che entrano a pieno titolo nel processo degli acquisti green, sostenibili e a basso impatto. Per rendersene conto basta analizzare con attenzione il “Progetto per la definizione di criteri omogenei di stesura di un capitolato per l’acquisizione di servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario” di ANMDO, condiviso dalla FARE e per la cui stesura ha collaborato attivamente e prioritariamente la collega Michela d’Amico.
Il progetto ANMDO condiviso da FARE
L’anzidetto progetto nasce dall’intento di voler fornire un’unica linea d’indirizzo per la definizione di criteri e standard per i servizi di sanificazione ambientale in strutture sanitarie e socio-assistenziali, unica via percorribile per raggiungere un obiettivo comune: il miglioramento del processo di affidamento, esecuzione e controllo della sanificazione in ambiente sanitario e socio-assistenziale, in uno al livello di sicurezza delle cure e trasparenza degli accordi contrattuali. Come fare? Nel modo più semplice possibile: immedesimarsi nel ruolo di chi si accinge a bandire o partecipare ad una procedura di evidenza pubblica e fornire un vademecum operativo e procedurale.
Il Disciplinare: dalle modalità di partecipazione all’offerta economica
Punto di partenza è il Disciplinare, allegato al bando di gara, che contiene le generalità della procedura di evidenza pubblica: l’Amministrazione che l’ha indetta, CIG, modalità di presentazione dell’offerta e tutte le informazioni relative all’appalto. Importante è poi la correttezza della documentazione di gara a cui spesso fanno seguito chiarimenti e comunicazioni tra l’azienda appaltante e gli operatori economici. Il documento si snoda quindi nella disamina di ciò che deve indicare l’oggetto dell’appalto, la suddivisione in lotti ed il relativo importo, la durata, opzioni e rinnovi. Vengono altresì indicati i requisiti generali e speciali per individuare gli operatori economici ed i mezzi di prova, i requisiti di idoneità, capacità economica e finanziaria, di capacità tecnica e professionale, avvalimento e subappalto, oltre la garanzia provvisoria di cui deve essere corredata l’offerta. Quest’ultima potrà essere formulata previo sopralluogo. Si passa quindi a disciplinare le indicazioni che la stazione appaltante deve fornire agli operatori economici sulle modalità di presentazione dell’offerta economica e la sottoscrizione dei documenti di gara.
Il “cuore” del Disciplinare
La parte centrale del progetto è poi dedicata al soccorso istruttorio ed alla documentazione: da quella amministrativa a quella a corredo. Abbiamo quindi analizzato i dettagli di tutte le richieste classiche contenute in un disciplinare di gara, ma abbiamo voluto porre la nostra attenzione sulla esatta definizione degli elementi valutativi in sede di gara prezzo/qualità ed estremamente esplicativa è la tabella da noi elaborata di cui riportiamo un estratto.
Estratto dei criteri di valutazione dell’offerta tecnica
In essa vengono infatti riportati i criteri di valutazione da adottare nella disamina delle offerte pervenute, a cui corrisponde un punteggio totale. Ogni criterio, ed il corrispondente punteggio, è ulteriormente suddiviso in due voci corrispondenti a requisiti specifici. La commissione quindi può attribuire un punteggio per ogni sub criterio, la cui somma corrisponderà alla valutazione del criterio generale preso in esame. Ad esempio, analizzando “le misure di contenimento dell’impatto ambientale”, la commissione dovrà attribuire un valore da 0 a 5 per il sub criterio della piena rispondenza alle specifiche tecniche e alle clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi di cui al d.m. 29/01/2021, ed un punteggio da 0 a 4 per il possesso del marchio ecologico ecolabel UE per i servizi di pulizia di ambienti interni. La valutazione complessiva non potrà quindi sforare il punteggio massimo di nove punti, ossia quelli totali attribuiti al criterio “misure di contenimento dell’impatto ambientale”. Infine si è tentato di fornire delle indicazioni chiare sulla formula da utilizzare per il calcolo dell’offerta economica ed il metodo del calcolo dei punteggi. La commissione di gara all’uopo nominata dovrà quindi seguire quanto indicato sulle procedure relative all’apertura delle buste e la verifica della documentazione amministrativa, la valutazione delle offerte economiche, la verifica di anomalie. La parte finale del progetto è dunque dedicata all’aggiudicazione dell’appalto e la relativa stipula del contratto.
Riduzione dell’impatto ambientale
Una componente fondamentale diventa la disamina delle misure di contenimento dell’impatto ambientale, e del ruolo determinante che può assumere, proprio in ottica di riduzione di tale impatto, il possesso della certificazione Ecolabel EU specifica per i servizi di pulizia in sanità. Come è noto Ecolabel UE è il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea (Ecolabel UE) che contraddistingue i prodotti ed i servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita. Ecolabel UE è stato istituito nel 1992 dal Regolamento n. 880/92 ed è oggi disciplinato dal Regolamento (CE) n. 66/2010 in vigore nei 28 Paesi dell’Unione Europea e nei Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo – SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein).Ecolabel UE è un’etichetta ecologica volontaria basata su un sistema di criteri selettivi, definito su base scientifica, che tiene conto degli impatti ambientali dei prodotti o servizi lungo l’intero ciclo di vita ed è sottoposta a certificazione da parte di un ente indipendente. I criteri sono definiti su base scientifica in relazione all’intero ciclo di vita dei prodotti (dall’estrazione delle materie prime, alla fase di produzione, di imballaggio e trasporto, di utilizzo e di recupero e smaltimento). I criteri di attribuzione riguardano diversi aspetti ambientali tra cui la produzione di rifiuti ma anche la funzionalità del prodotto e la qualità delle sue prestazioni o sulla valutazione dell’erogazione dell’intero servizio a 360°.
I Criteri Ambientali Minimi
Sempre a proposito di ambiente, e sempre nel documento ANMDO-FARE, non si poteva non fare menzione dei CAM ( Criteri ambientali minimi): viene infatti premiata fra l’altro la piena rispondenza (100%) alle specifiche tecniche e alle clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi di cui al d.m. 29 gennaio 2021, emanato dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, pubblicato in G.U. n. 42 del 19-02-2021 che come è noto mira a premiare in primo luogo la riduzione dell’impiego di sostanze pericolose imponendo testualmente “L’acquisto e l’uso di detergenti con formulazioni migliori sotto il profilo ambientale e della tutela della salute e, prescrivendo l’impiego di elementi tessili in microfibra, l’uso di sistemi di dosaggio e di diluizione tali da evitare che dosaggi e diluizioni siano effettuate in maniera arbitraria dagli operatori, consentono di razionalizzare il consumo di prodotti detergenti e disinfettanti”: Si parla anche di “Presentazione di proposte di soluzioni tecniche innovative per la riduzione dell’impatto ambientale quali ad esempio la gestione e recupero degli imballaggi; metodologie/sistemi di dosaggio dei prodotti chimici, riduzione delle emissioni di CO2, rumorosità dei macchinari”. Per quanto concerne le metodologie tecnico-operative di intervento, grande attenzione è stata riservata al tema della sicurezza, che in questo tipo di servizi significa soprattutto attenzionare l’incidenza delle ICA, Infezioni correlate all’assistenza, partendo dalla semplice e costante disinfezione delle mani ma sviluppandosi attraverso l’adeguatezza delle metodologie tecnico operative proposte rispetto alla garanzia degli standard di sicurezza igienica in ambiente sanitario, assegnando un punteggio superiore a sistemi e metodiche innovative di comprovata efficacia ed efficienza per la prevenzione della diffusione di microrganismi potenzialmente patogeni in ambiente nosocomiale. Concludendo, dal lavoro svolto in sinergia tra FARE ed ANMDO emerge la consapevolezza che solo dal rapporto tra professionisti “competenti” ed “operativi” possono nascere prodotti o linee guida o riferimenti realmente utili per gli addetti ai lavori.
Tratto da GSA Il Giornale dei Servizi Ambientali n. 3/2022