I due rami del Parlamento hanno lanciato il monito: i provvedimenti di spending review in ambito sanitario facciano salvi i servizi senza più intervenire (ci sentiamo di aggiungere noi) in maniera miopemente lineare. L’occasione è stata l’approvazione, il 27 aprile, delle risoluzioni di maggioranza al Documento di Economia e Finanza 2016. Fra le richieste contenute nella risoluzione, una delle principali era proprio quella di proseguire con la spending review ma facendo attenzione a non intaccare i servizi, in particolare in sanità. Nel testo della risoluzione n.5 si chiede, tra l’altro, di ”accentuare l’azione selettiva” nella revisione della spesa, ”dando priorità agli interventi su beni e servizi intermedi e sulle società partecipate”. Ma si chiede anche che in ambito sanitario si assicuri come ”l’azione di spending review sia condotta attraverso recuperi di efficienza senza riduzione dei servizi.”
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