Le malattie croniche colpiscono il 40% degli italiani, che pertanto continuano a consumare moltissimi farmaci, incrinando il fronte della sostenibilità delle cure: ecco, in estrema sintesi, il motivo per cui il Rapporto Osservasalute 2016 individua nella cronicità una delle principali “piaghe” del Sistema Sanitario Nazionale. Il Rapporto, frutto del lavoro di 180 ricercatori attivi in tutta Italia, rappresenta un’approfondita analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell’assistenza sanitaria nelle Regioni italiane, fotografa ancora una situazione piuttosto eterogenea: il Sud, in particolare, dispone di minori risorse economiche, è gravato dalla scarsa disponibilità di servizi sanitari e di efficaci politiche di prevenzione. Questa disparità di accesso all’assistenza si riflette in modo sempre più evidente sulla salute delle persone: al Sud è molto più alta la mortalità prematura sotto i 70 anni di vita, indicativo secondo l’Oms dell’efficacia dei servizi sanitari. Inoltre spiccano alcune (solo apparenti) contraddizioni: mentre la popolazione è sempre più vecchia, con diminuzione di nascite sotto il tasso di sostituzione, si riduce il numero dei centenari: ciò è, a suo modo, indicativo. E ancora: migliorano nel complesso gli stili di vita, ma sono in aumento i consumatori di alcolici. Ai malati cronici sono destinate gran parte delle ricette per farmaci e sono loro che affollano più spesso le sale d’attesa degli studi dei medici di famiglia: analizzando le principali patologie croniche (ipertensione arteriosa, ictus ischemico, malattie ischemiche del cuore, scompenso cardiaco congestizio, diabete mellito tipo II, BPCO, asma bronchiale, osteoartrosi, disturbi tiroidei – con l’eccezione dei tumori tiroidei) emerge che, nel 2015, il 23,7% dei pazienti adulti in carico alla medicina generale (249.641 pazienti su un totale di 1.054.376 soggetti) presentava contemporaneamente 2 o più condizioni croniche tra quelle prima elencate. Questo dato mostra un trend in preoccupante crescita: dal 21,9% nel 2011 al 23,7% nel 2015. Inoltre, nel 2015 il 72,1% delle persone con almeno 2 patologie croniche concomitanti risulta essere in politerapia farmacologica, vale a dire che assume quotidianamente 5 o più farmaci diversi.
Link Rapporto Osservasalute 2016
http://www.osservatoriosullasalute.it/osservasalute/rapporto-osservasalute-2016