Verona, venerdì 13 ottobre – Ha preso avvio ieri, presso il Crowne Plaza di Verona, il XIX Congresso Nazionale F.A.R.E., la Federazione delle Associazioni Regionali degli Economi e Provveditori della Sanità, che pone al suo centro il nuovo codice degli appalti e i nuovi scenari del Sistema Sanitario Nazionale, fra riorganizzazione delle strutture e aggregazione delle competenze. Tra relazioni e contributi degli ospiti presenti, di particolare rilievo la tavola rotonda moderata dal giornalista Alessandro Galimberti, che ha fatto il punto sul codice degli appalti, linee guida e correttivo. Prestigiosi i partecipanti: Giuseppe Chinè, Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, Carlo Deodato, Presidente di sezione del Consiglio di Stato, Michele Corradino, Consigliere ANAC, Ettore Figliolia, avvocato dello Stato, Fabio Amatucci, CERGAS Università Bocconi, e l’avvocato Cristina Lenoci. E’ seguita la Lectio magistralis tenuta da Gustavo Piga, Ordinario di Economia Politica Università di Roma Tor Vergata, che, rispondendo alla domanda provocatoria “Quanto spendere per la spending review?”, documento strategico con il quale il Governo individua dove si vuole investire e da dove si vogliono prelevare le risorse, ha evidenziato come in Italia un esercizio serio di tal fatta porterebbe a individuare almeno 20 miliardi di sprechi nella galassia dei soli appalti pubblici di beni e servizi, da poter reinvestire in investimenti utili a far ripartire con forza l’economia e l’occupazione senza un euro di deficit e debito pubblico in più.
Ma cosa ci vuole per fare una buona spending review? Piga risponde: “Tante risorse con le quali investire in professionalità per gli appalti, per i controlli, per i dati che aiutano a segnalare gli sprechi, per la riorganizzazione interna della Pubblica Amministrazione verso il miglioramento.” Per fare ciò, secondo Piga, ci vogliono più discrezionalità e meno regole per aiutare chi decide a fare la scelta giusta, meno insistenza sul concetto di rotazione e più sull’esperienza di lungo periodo del dipendente pubblico. A quel punto le “tante risorse investite nella spending review sembreranno poche rispetto ai benefici che genereranno per la collettività.” Ma ci sono la visione e il coraggio politico per attuarla? Sinora certamente no, ma la sfida è a portata di mano.
Oggi, venerdì 13, seconda giornata congressuale, i temi trattati vanno dalle competenze e strumenti del buyer pubblico al come interpretare contesto, ruolo e percezioni per orientare formazione e aggiornamento. Una tavola rotonda affronta gli aspetti di responsabilità nell’acquisizione di beni e servizi in sanità con, tra gli altri, il consigliere di Stato Claudio Contessa e il procuratore della Corte dei Conti Regione Veneto Paolo Evangelista. Conclude la giornata la Lectio magistralis dedicata alla Sanità tra etica, diritto e politica di Nico D’Ascola, Presidente della Commissione Giustizia del Senato. Sabato 14 ottobre, a chiusura di Congresso, l’ assemblea dei soci delegati eleggerà il nuovo Presidente di FARE.
Per informazioni: www.congressofare2017.it