Ieri, nell’ambito di un convegno organizzato da ANCE sul Codice degli appalti, è emersa la opportunità (direi, la necessità!) di un periodo transitorio in modo da assicurare un passaggio ordinato tra la vecchia e la nuova normativa sugli appalti. Tutto questo anche in considerazione del fatto che il nuovo Codice, come approvato dal Consiglio dei Ministri e sottoposto al parere del Parlamento e del Consiglio di Stato, è incompleto in quanto mancano 40 tra decreti e linee guida di attuazione.
Segnalo, altresì, che a breve il Consiglio di Stato pubblicherà il parere sul testo del Codice con possibili osservazioni sulle molte criticità presenti nel testo, il quale, ove non corretto, rischia in taluni casi di bloccare o rallentare il settore dei contratti pubblici.
Avv. Angelo Lucio Lacerenza
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