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normazione composizione tenendo conto delle giusti- un dato appalto presenti, in considerazione ficazioni fornite, pur non presentando le delle proprie caratteristiche, un interesse caratteristiche di un principio fondamen- transfrontaliero certo attraendo, quindi, tale del diritto comunitario, sia, o no, un operatori di altri Stati membri: un appalto corollario implicito o un “principio deri- di lavori potrebbe, ad esempio, presentare vato” del principio di concorrenza, consi- tale interesse transfrontaliero in ragione derato in coordinamento con quelli della del suo valore stimato, in relazione alla trasparenza amministrativa e della non propria tecnicità o all’ubicazione dei lavori discriminazione in base alla nazionalità, in un luogo idoneo ad attrarre l’interesse e se, quindi, come tale, esso sia dotato, o di operatori esteri. Appare chiaro, quindi, no, d’immediata vincolatività e di forza che l’applicazione, agli appalti che presen- prevalente sulle normative interne even- tano un interesse transfrontaliero certo, tualmente difformi, dettate dagli Stati della regola dell’esclusione automatica delle membri per disciplinare gli appalti di lavori offerte considerate anormalmente basse pubblici esulanti dal campo di diretta appli- può configurare una discriminazione indi- cabilità del diritto comunitario”. retta, danneggiando tutti gli operatori degli Prendendo spunto dalle questioni pregiu- altri Stati membri che, potendo beneficiare diziali proposte dal Consiglio di Stato, la di economie di scala rilevanti o desiderando Corte di Giustizia coglie l’occasione per ridurre al minimo i propri margini di profitto affermare un principio innovativo teso a al fine di inserirsi più efficacemente nel tutelare la concorrenzialità, eliminando mercato di riferimento, sarebbero in grado possibili fraintendimenti in ordine alla veri- di presentare un’offerta competitiva e nel fica dell’anomalia dell’offerta in tema di contempo seria e affidabile, della quale appalti sottosoglia: in pratica la Corte di l’amministrazione aggiudicatrice non Giustizia, pur nella consapevolezza che le potrebbe tuttavia tenere conto a causa procedure previste dalle direttive comuni- della previsione dell’esclusione automatica. tarie che coordinano le attività di aggiudi- A conclusione del proprio ragionamento, cazione degli appalti pubblici si applicano quindi, la IV sezione della Corte di Giustizia soltanto ai contratti il cui valore supera la Europea, pronunciandosi sulle questioni soglia prevista espressamente in ciascuna pregiudiziali presentate dal Consiglio di delle direttive di cui trattasi ritiene,tuttavia, Stato, ha emesso la seguente sentenza: che gli appalti sottosoglia non siano esclusi “Le norme fondamentali del Trattato CE dall’ambito di applicazione del diritto comu- relative alla libertà di stabilimento e alla nitario. Infatti, conformemente alla giuri- libera prestazione dei servizi, nonché il sprudenza costante della Corte, per quanto principio generale di non discriminazione, concerne l’aggiudicazione degli appalti che, ostano a una normativa nazionale che, in considerazione del loro valore, non sono per quanto concerne gli appalti di valore soggetti alle procedure previste dalle norme inferiore alla soglia stabilita dall’art. 6, comunitarie, le amministrazioni aggiudi- n. 1, lett. a), della direttiva del Consiglio catrici sono comunque tenute a rispettare 14 giugno 1993, 93/37/CEE, che coor- le norme fondamentali del Trattato e, segna- dina le procedure di aggiudicazione degli tamente, il principio di non discriminazione appalti pubblici di lavori, come modifi- in base alla nazionalità. Tale considerazione cata dalla direttiva del Parlamento europeo è, per la Corte, tanto più vera quanto più e del Consiglio 13 ottobre 1997, 97/52/CE, TEME 11/12.08 13