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attività fare presidente dell’AREA e Alessandro Anzellini sumanza e per sanare la terribile ferita trac- presidente dell’AEL. Faceva caldo e mentre ciata dal terremoto ci sarebbe voluto prima tutti insieme aspettavamo l’inizio della ceri- di tutto il tempo. Tempo per ricostruire e a monia serpeggiava tra noi la curiosità di lenire il dolore e la paura verso quel “mostro “toccare con mano” quel disastro che tutti che sta sotto le viscere della terra” (così lo sentivamo come nostro affettivamente e a descrivono loro) e che la sera del “6 aprile cui avevamo partecipato in diretta seguen- voleva inghiottirsi tutta L’Aquila cancellan- dolo attentamente attraverso i media. Le dola completamente insieme agli aquilani.” macerie del centro storico erano lontane e Oltre che della distruzione ci hanno raccon- gli edifici che vedevamo sembravano non tato delle loro giornate interminabili. E come aver subito i danni del sisma. Poi le macerie era chiaro a tutti che solo il tempo potrà della cupola di Collemaggio, le crepe e la portare la “normalità” era altrettanto chiaro devastazione all’interno degli uffici del prov- che ora era proprio lui, il tempo, il loro peggior veditorato hanno cominciato a metterci di nemico: non passa mai nelle lunghe gior- fronte alla realtà del dopo terremoto. Dai nate private di ogni attività e gli anziani, che raccontideipresentisonoemerseconevidenza lo soffrono maggiormente, stanno impaz- le dolorose ferite provocate dai danni alle zendo. Alcuni sembravano riempiere le ore abitazioni: alcuni ringraziavano il cielo perché con la speranza che in autunno il governo, disponevano di una casa agibile, benché in avrebbe ridato abitazioni assolutamente condizioni pessime, a fronte di tanti altri che confortevoli agli sfollati. Sperano che un avevano assistito alla netta cancellazione tetto sopra la testa per tutti, possa rendere del luogo in cui avevano abitato per anni. meno pesante l’attesa per quella ricostru- Tutti ci hanno ripetuto con insistenza che a zione che, è inutile nasconderselo, richie- L’Aquila la situazione era gravissima perché derà un notevole investimento di risorse è la distruzione aveva colpito un’intera città, tempo per dirsi ultimata. Proprio in tale situa- non un villaggio o un paese, così che ai danni zione, tutti i presenti hanno ringraziato la alle strutture private si sommavano quelli FARE, che con un gesto di solidarietà ha arrecatidaldeficitdiedificideputatiall’erogazione contribuito ad accendere il motore dell’at- di servizi pubblici. Tutto era da ricostruire, tività lavorativa, la sola che possa lenta- anche il futuro. In tutti i racconti si avver- mente ricondurre gli aquilani verso la norma- tiva la certezza che uscire dal terremoto lità. Fortunatamente iniziative come quella sarebbe stato come una sorta di lunga tran- della FARE hanno fatto sentire la popola- zione aquilana meno sola. Le donazioni hanno È stato Claudio Amoroso, superato ogni aspettativa raggiungendo la presidente dell’AREA, cifra record di 74.677.720 euro, frutto dell’im- pegno dimostrato concretamente da milioni “il punto di congiunzione” di italiani e da moltissime amministrazioni tra la ASL dell’Aquila e la FARE: pubbliche e private che hanno effettuato versamenti direttamente sui conti correnti egli infatti, su mandato della aperti dalla Protezione Civile Nazionale per Federazione, ha colto le esigenze 13.709.746 euro, inviato sms per donare uno dei colleghi aquilani ed ha o due euro per un totale di 18.523.443 euro e fornito strutture per sistemazioni tempo- acquistato i container. ranee per circa 22 milioni di euro. 8 TEME 9.09
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