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convegni e congressi “StAto DI AttUAzIonE DEI DECREtI LEGISLAtIVI 502 E 517: RISULtAtI DI Un’InDAGInE DEL ConSIGLIo nAzIonALE DELLE RICERChE” di George France Un aspetto chiave della riforma sanitaria, prevista dal decreto legislativo 502/1992 e successive modifiche, é rappresentato dall’introduzione della cosiddetta “concor- renza amministrata” nel Servizio sanitario nazionale. L’obiettivo dichiarato delle auto- rità centrali é quello di migliorare la qualità dell’assistenza erogata, di indurre i produt- tori di prestazioni sanitarie ad una maggio- re attenzione alle preferenze dei pazienti, nonché di promuovere l’economicità ed efficienza con cui vengono utilizzate le risorse finanziarie e fisiche. risorse finanziarie e fisiche. Tali fini saranno raggiunti concedendo, da un lato, ai pazienti maggiore libertà nello sceglie- re il medico specialista e la struttura ambulatoriale o ospedaliera e contemporaneamente obbligando questi stessi medici e strutture (tramite l’introduzione del sistema di rimbor- so “prestazione a pagamento”) a competere fra loro per i “clienti”. La logica sottostante la concorrenza amministrata é che quei produttori che riescono, con più successo, ad erogare assistenza di buona qualità efficientemente, saranno in grado di espandere le loro attività, mentre quelli che registrano risultati meno soddisfacenti saranno obbligati a ridimensionare le attività assistenziali, in casi estremi cessandole completamente. Le risorse (comprese quelle umane) tenderanno ad indirizzarsi, quindi, verso le strutture dove troveranno l’utilizzo migliore. Il ricorso alla concorrenza allo scopo di migliorare la funzio- nalità del sistema sanitario (l’Italia é soltanto uno dei tanti paesi che hanno deciso di intra- prendere questa strada) costituisce una scommessa ad alto rischio. Se non introdotta ed amministrata con estrema cautela e lungimiranza, la concorrenza in sanità potrebbe generare delle conseguenze negative, anche di notevole portata, per l’effi- cienza, la qualità dell’assistenza e l’equità, per non parlare del contenimento della spesa sani- taria. Il caso dell’Italia é reso particolarmente problematico dal fatto che saranno le regioni e non il governo centrale ad avere la responsabilità principale di decidere quale modello di concorrenza amministrata attuare. L’Istituto di Studi sulle Regioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha recentemente istituito un Osservatorio per monitorare l’introduzione della concorrenza nel Servizio Sanitario Nazionale. E’ ancora troppo presto per poter valutare se questa innovazione istituzionale sta producendo gli effetti desiderati. Si può,tuttavia, tentare di individuare-ed é questa attualmente l’attività principale dell’Os- servatorio, in stretta collaborazione con il Dipartimento di programmazione del Ministero 38 TEME 4.11