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convegni e congressi l’efficacia del sistema sanitario: budget, marketing, qualità. Queste tematiche sono state sviluppate in qualificati interventi e approfondite in un nutrito dibattito. Osservava il Prof. Sandro Spinanti, in apertura del Congresso nella sua lettura magistrale, che per fare buona medicina in un sistema a risorse finite, occorre tenere presenti le limitazioni che derivano dal contenimento dei costi. Il tutto - evidenziava poi il Prof. George France - nel quadro di una necessaria aziendalizzazione del sistema e di una virtuosa “concorrenza ammi- nistrata” tra i produttori di salute. Il budget quindi - puntualizzava la Prof. Nerina Dirindin - si pone come necessario strumento culturale e manageriale, ovviamente evitando i rischi di un approccio “ragionieristico” alla gestione e finalizzando la gestione per budget al confronto tra risorse impiegate e obiettivi raggiunti in termini di salute. Ciò a determinare anche una selezione tra produttori efficienti ed altri destinati a ridimensionarsi o a lasciare il campo. Di seguito, per dare maggior rilievo ai contributi degli esimi relatori, abbiamo scelto di riproporre gli abstract che, almeno ai nostri occhi, presentano una duplice caratteristica: essere per quei tempi una assoluta novità ed aver mantenuto oggi, elementi di attualità. Rileggere infatti, nel tempo, gli atti dei nostri congressi regala la conferma sia dello spessore professionale dei nostri lavori che dell’attenzione all’aggiornamento continuo che ha sempre spinto i nostri relatori a trattare in maniera quasi avveniristica argomenti che incredibilmente, ancora oggi, restano di attualità. “EtICA E MAnAGEMEnt In SAnItà” di Sandro Spinsanti La crisi in atto nel nostro sistema sanitario, diventata evidente nella transizione verso la nuova organizzazione abitualmente designata come “aziendalizzazione” della sanità, ci costringe a riconoscere che oggi, per fare “buona medicina” non é più sufficiente riferirsi alle ultime acquisizioni della ricerca scientifica e della clinica: oltre a questo, si deve anche considerare l’impatto che ha sulle scelte cliniche il riferimento ai valori condivisi e tenere presenti le limitazioni che derivano dal conteni- mento dei costi. In altre parole, non si può fare buona medicina trascurando i saperi che afferiscono alle medical humanities, in particolare l’etica e l’economia. Oltre alle indicazioni pratiche che vengono da queste due discipline, un terzo vettore dell’innovazione è for- nito dall’aspetto organizzativo o manageriale, quale ulteriore componente della professionalità medica. Il cambiamento della cultura medica che ciò implica non è di poco conto. La “produttività”- termine ban- dito dall’orizzonte delle preoccupazioni dei sanitari, perché considerato contrario al rispetto dovuto al 36 TEME 4.11