Page 30 - TEME_Luglio Agosto 2015
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gestione nuovi valori codici manageriali da tra- un costo altissimo in termini di disa- smettere. gio e di allontanamento dai risultati concreti. 2.2 - Il ruolo del consulente nella Per questo si ritiene necessario che creazione di benessere organizzativo l’intervento diretto sul gruppo preveda La miglior forma d’intervento di pre- la presenza di professionisti, esterni al venzione dello stress è una ristruttu- gruppo stesso, anche se non necessa- razione organizzativa condivisa dai riamente all’organizzazione, di soste- lavoratori. Come si è detto, perché gno al Management, con funzione questa sia veramente efficace deve sin di consulenza tecnico/ operativa alla dall’inizio tenere conto delle necessi- soluzione dei problemi. tà relazionali del singolo e del gruppo di lavoro. Infatti, il rischio maggiore, Questo tipo di supervisione per essere quando si attuano interventi mirati a veramente tale, deve: prevenire o arginare lo stress nei con- • agire in modo neutrale, non espri- testi lavorativi, è quello di farlo con la mendo giudizi e valutazioni e non medesima modalità che ha prodotto il intervenendo sui contenuti; problema, ossia di concepire la persona • mantenere il gruppo focalizzato sul solamente in chiave strumentale. compito di analisi; Occorre invece considerare che le • suggerire a tutti la modalità miglio- carenze organizzative non vanno mai ri per partecipare e per procedere da sole: si combinano il più delle volte nell’analisi; a dinamiche intra-gruppo assai povere, • proteggere gli individui dagli attac- superficiali, improntate al mantenimen- chi personali; to delle gerarchie di potere. In queste • mantenere fluida la comunicazione. situazioni, se un membro del grup- Il successo dell’intervento di questi po cerca di esprimere alternative alle professionisti può essere misurato a modalità di lavoro tipiche delle situa- livello del gruppo attraverso alcuni zione, per quanto produttive o interes- segnali. La situazione ottimale si ottie- santi possano essere, rischia di essere ne se: percepito come un semplice sovversi- • il supervisore viene percepito giusto vo, come se egli tentasse di mettere in ed imparziale; discussione un tacito, implicito accordo, • i partecipanti si sentono coinvolti e sulle modalità di affrontare il problema, utilizzati al massimo; creatosi all’interno dell’organizzazione, • i problemi sono affrontati da tutti che purtroppo viene ottusamente difeso apertamente; anche di fronte ad una sua chiara inef- • sono utilizzati gli strumenti e le 2 ficacia ( ). conoscenze tecniche per favorire il Un sistematico scoraggiamento dell’in- lavoro di gruppo e quello di analisi ventiva e del contributo personale si della situazione organizzativa; verifica in molti contesti lavorativi ed • tutti si sentono responsabili di è collegato all’insorgere di manifesta- quanto accade; zioni di stress evidenti. In questi casi, • il gruppo si esprime chiaramente su il lavoratore propositivo accumulerà come si procederà per migliorare la una frustrazione sempre maggiore, situazione organizzativa: chi deve dovendo reprimere le proprie idee, per fare cosa e quando. difendersi da un gruppo arroccato in L’intervento del “supervisore allo 2. posizioni difensive. stress lavorativo” può iniziare esplici- Una discussione, dove ognuno espone senza timore il proprio punto È evidente che ciascun lavoratore può tando la concezione dello stress di cui di vista, è certo più gratificante e più produttiva di una qualsiasi trovarsi di volta in volta nelle due egli è portatore e procede inducendo altra situazione in cui si aderisce passivamente a ciò che non si crede o situazioni: proporre, senza riuscirvi, un dialogo aperto sulle situazioni di non si accetta. Un dirigente preparato dovrebbe evitare di premiare il delle innovazioni, oppure opporsi col- stress, che si incontrano nella vita consenso o pretendere un processo di emancipazione del gruppo legialmente ad esse. Entrambe hanno quotidiana e sulle modalità che cia- 28 TEME 7/8.15
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