Page 32 - TEME_Luglio Agosto 2015
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gestione della cultura organizzativa da parte la cura per la comunicazione (Bucchi, dirigenziale, accanto alla promo- Naresini 2001). È attraverso una corret- zione di una cultura orientata alla ta comunicazione che l’organizzazione partecipazione interattiva fra tutte formerà i propri lavoratori. È attraver- le componenti dell’organizzazione. so la corretta comunicazione che essa 3. Realizzazione di percorsi di for- adempirà in maniera trasparente ai pro- mazione sulla prevenzione per la pri compiti manageriali. È infine sempre sicurezza, del rischio lavorativo e in attraverso quella corretta comunicazio- particolare dello SLC. Segnatamente ne che i lavoratori potranno costruire in un’organizzazione sanitaria (ASL, relazioni proattive e assertive fra pari e Ospedale etc) questo aspetto deve col Management. essere orientato anche allo sviluppo Ma una corretta comunicazione segue sostenibile dell’organizzazione stes- canoni metodologici precisi e non sem- sa, per la garanzia e la promozione pre immediati, che possono essere inse- del benessere della società nel suo gnati e appresi, proposti e richiesti, e insieme. Progettazione formativa, senza i quali è come viaggiare su un che non può prescindere dalla com- treno senza binari. Queste fondamentali ponente comunicativa. Ricordiamo competenze, in particolare la metodo- che la normativa vigente in tema di logia della formazione e della comuni- prevenzione e protezione dai rischi cazione, trovano nella psicologia, nella 3 nei luoghi di lavoro ( ) pone partico- pedagogia e nella sociologia le basi non lare enfasi sulla creazione di network altrimenti reperibili per un’autorevole per lo scambio fra i soggetti attori gestione dei processi ad essi sottesi. Qui della prevenzione e della sicurezza di seguito esporremo alcune considera- (datore di lavoro, dirigenti, preposti, zione più operative per un progetto fin RSPP, ASPP, RLS, medico competen- qui delineato nei temi generali. te, addetti alle emergenze, organi di vigilanza ecc.), al fine di creare un 4- Aree d’intervento sistema corretto ed esauriente di tra- Da questi assunti preliminari, la ricerca smissione e di ricezione delle infor- intervento che può essere proposta ai mazioni e di consentire a ogni figura vertici aziendali, si articola su due aree istituzionale di agire coerentemente complementari, ma integrate. 4 il proprio ruolo ( ). 4-1 - Area del monitoraggio del clima 4. Monitoraggio del clima organizzati- organizzativo e della valutazione vo e segnatamente la rilevazione dei sociale della popolazione lavorativa segnali di disadattamento/ disagio, a La formazione in tema di salute, sicu- cui consegue la diagnosi e l’interven- rezza sul lavoro e benessere organiz- to o collettivo o individuale. zativo è notoriamente strettamente Attraverso l’organizzazione di un Osser- legata a un processo double-loop di vatorio permanente di ricerca-interven- formazione e responsiveness. A tal to sullo stress lavorativo, l’organizza- proposito si ritiene importante pen- zione segnala innanzitutto la propria sare e strutturare nel progetto un volontà e il proprio costante impe- sistema di valutazione (Morin et Al. gno per una piena tutela della salute, 2004) organizzativa e sistemica al dell’integrità e della dignità della per- fine di misurare costantemente il gap sona.La formazione e l’informazione sui fra competenze individuali/ di team 3. temi dell’intervento e della prevenzione e aderenza alle procedure e ai siste- D.Lgs. 81/2008 e s.i. dello SLC è purtroppo spesso conside- mi organizzativi in un flusso circo- 4. rata un onere, piuttosto che il tassello lare di adattamento reciproco sulla Va ricordato che i pacchetti formativi centrarle di un quadro progettuale, in base della learning organization. In preconfezionati da Agenzie esterne non tengono conto il più delle volte grado di facilitare la creazione di un linea con questa visione, è opportuno delle specificità che connotano un ambiente lavorativo, segnatamente ambiente lavorativo efficace, efficien- garantire un sistema integrato e uni- sanitario, ciò determina un’inefficace e inefficiente formazione te e non stressogeno. Fondamentale voco di raccolta e monitoraggio degli 30 TEME 7/8.15
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