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appalti in house in tale processo ha aggiunto un tassello damento diretto e coglie l’occasione per regolativo” (G. Piperata, La Corte co- una rifessione sull’istituto dell’house stituzionale, il legislatore regionale ed providing ricostruendone la fsionomia il modello “a mosaico” della società in in termini rigorosi e limitativi. L’Adunan- house, in Le Regioni, Bimestrale di anali- za Plenaria parte dalla considerazione si giuridica e istituzionale, nn.3-4 2009, che “L’affdamento diretto di un servizio pp. 651-673). pubblico viene consentito tutte le volte Proprio questa costruzione “a mosaico” in cui un ente pubblico decida di affda‑ ci da lo spunto per richiamare una pro- re la gestione del servizio, al di fuori del nuncia signifcative della giurisprudenza sistema della gara, avvalendosi di una nazionale ovvero la decisione n.1/2008 società esterna (ossia, soggettivamente dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di separata) che presenti caratteristiche Stato che rappresenta, in buona sostan- tali da poterla qualifcare come una “de‑ za, la summa dei paletti posti dalla giu- rivazione”, o una longa manus, dell’ente risprudenza comunitaria all’ammissibili- stesso. Da qui, l’espressione in house che tà dell’istituto. richiama, appunto, una gestione in qual‑ Con la decisione n.1/2008, l’Adunanza che modo riconducibile allo stesso ente Plenaria del C. di S. è stata chiamata affdante o a sue articolazioni. Si è in ad intervenire su una decisione di ri- presenza di un modello di organizzazione messione (n.5587/2007) da parte della meramente interno, qualifcabile in ter‑ V Sez. del Consiglio stesso: considerato mini di delegazione interorganica. Men‑ l’oggetto sul quale tale sezione era sta- tre, la disciplina comunitaria dei pubblici ta chiamata a pronunciarsi (affdamento appalti va applicata se l’ente affdatario diretto del servizio di assistenza domi- sia distinto dall’amministrazione aggiu‑ ciliare ad una società mista composta dicatrice sul piano formale e sia autono‑ da diverse aziende sanitarie - detentrici mo sul piano sostanziale”. Le rifessioni della maggioranza del capitale sociale- e dell’Adunanza si soffermano, poi, sulla da soci privati individuati con procedura circostanza che l’affdamento diret- negoziata ad evidenza pubblica), l’Adu- to del servizio (ad una società mista) nanza Plenaria ritiene illegittimo l’aff- contravviene al principio generale della concorrenza sia perché “sottrae al libero mercato quote di contratti pubblici, nei Con la decisione n.1/2008, confronti dei quali le impresse ordinarie l’Adunanza Plenaria del C. di S. vengono escluse da ogni possibile acces‑ so” sia perché “si costituisce a favore è stata chiamata ad intervenire dell’impresa affdataria una posizione di in tema di affidamento diretto del ingiusto privilegio, garantendole l’acqui‑ sizione di contratti”. “Il tutto – prosegue servizio di assistenza domiciliare l’Adunanza – si traduce nella creazione ad una società mista composta di posizioni di vantaggio economico che l’impresa in house può sfruttare anche da diverse aziende sanitarie e da nel mercato, nel quale si presenta come soci privati “particolarmente” competitiva, con con‑ seguente alterazione della par condicio”. 20 TEME 2.11